E si può condividere o meno le responsabilità che alla fine l'autore distribuisce agli uni e gli altri - so che in effetti sono state discusse - ma il punto non è additare la Germania, l'Austria o la Serbia. Piuttosto è provare a dare un senso a ciò che senso non ha, e questo è peggio. Piuttosto è cercare di orientarsi in questa incredibile miscela di miopia, arroganza, imprevidenza, indifferenza. Non ci fosse poi il terribile conto dei morti, quasi un gioco di società, buono per una esclusiva località termale. E se non fosse tragedia sarebbe il trionfo del ridicolo.
Appetiti, ripicche, parole mancate, distrazioni. E in tutto questo la guerra che non è l'epilogo scontato, semmai il più improbabile. Altre volte si era danzato sul margine del precipizio, senza che fosse successo niente. Il più improbabile, finche davvero non avverrà veramente.
Re, imperatori, ministri, diplomatici, generali: Chi aveva le leve del potere era come un sonnambulo. E da sonnambulo rovinerà nel precipizio, portandosi dietro il mondo.