Fra i tanti percorsi che offre la città in occasione di Monumenti aperti 2014, voglio suggerirvi di seguire quello che riguarda i sotterranei dell’Istituto Salesiano.
Viale Sant’Ignazio
Il cunicolo si trova nel cortile interno dell’Istituto e presenta due rampe di scale. Rivestito di cemento solo nel primo tratto, a quota inferiore è scavato nella nuda roccia. La galleria ha una sezione uniforme (280 cm di larghezza per 230 di altezza) ed un rudimentale impianto elettrico con porta-lampade in bachelite che corre a tratti lungo la galleria. A metà percorso una diramazione, mediante una rampa di scale di 26 gradini, risale in un ambiente sotterraneo comunicante con le cucine dell’Istituto.
In diversi punti sono presenti brevi ramificazioni laterali allo scopo di aumentare la capienza del rifugio. In un tratto di galleria sono stati inseriti archi a tutto sesto in mattoni rossi per consolidare la volta, secondo una prassi diffusa in quasi tutti i rifugi di guerra realizzati tra la fine del 1942 ed i primi del 1943, per la difficoltà nel reperire il cemento, destinato principalmente ai bunker militari.
All’altra estremità della cavità è presente una seconda uscita, al lato del campo sportivo, protetta da un robusto muro paraschegge. Vi è ricavata una stretta apertura in funzione di fuciliera per i soldati di guardia al rifugio, come ricordano le carte d’ archivio. Nell’Archivio di Stato di Cagliari, infatti, si conserva il carteggio tra il Rettore dell’ Istituto e il prefetto Leone (responsabile della protezione antiaerea) riguardo alle spese ingenti per la costruzione del rifugio, “utile per tutti” (i rifugi erano a carico dei proprietari per il 70% e dello Stato per il 30%). L’istituto sarebbe stato comunque disponibile a sostenere le spese di acqua, illuminazione, pulizia e manutenzione; istanza accolta, tanto che il rifugio dei Salesiani fu realizzato interamente dallo Stato.
Il progetto, sotto la direzione dell’ing. Carlo Ansaldi, prevedeva 56 m di lunghezza per 2,50 di larghezza e 2,50 di altezza, con piedritti, sedili e cancelli in legno. Il bombardamento del 13 maggio 1943 distrusse la camera dei soldati del Comitato Nazionale della Protezione Antiaerea di servizio al rifugio. Il verbale del 15 maggio 1943 (“Oggetti che si trovavano nella camerata dei soldati in servizio in viale fra Ignazio ai Salesiani”) riporta un elenco di oggetti (armi, effetti personali, biancheria) di cui si specifica il danno totale o parziale o l’integrità.
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