I sotterranei della cattedrale

Creato il 16 ottobre 2014 da Phoebes


di Marcello Simoni

Titolo: I sotterranei della cattedrale
Genere: storico, thriller
Autore: Marcello Simoni (Wikipedia)
Nazione: Italia
Anno prima pubblicazione: 2013
Ambientazione: Urbino (Marche, Italia), febbraio 1789
Personaggi: Vitale Federici, Bonaventura, Gaspare, Lucrezia, Severino de Pretis
Casa Editrice: Newton Compton (LIVE)
Copertina: © iStockPhoto
Pagine: 124
Provenienza: Libreria
Link al libro: IN LETTURAANOBIIGOODREADS
inizio lettura: 3 ottobre 2014
fine lettura: 5 ottobre 2014

Voto: 8/10

La fede può resistere a tutto. Alla morte, alle guerre, alle ingiustizie. Ma non alla bellezza.
Il cardinale Pamphilj, legato apostolico

(Pagina 121)

Ho comprato questo romanzo solo perché era nella collana LIVE a 99 centesimi, e devo dire che ho scoperto un autore molto interessante!

Cittadella di Urbino, febbraio 1789. Vitale Federici è un dottorando laico nell’Università di Urbino. Studia filosofia e spera un giorno di ereditare la cattedra del suo insegnante e mentore, il professor Lamberti. Quando questi viene trovato morto, Vitale ha dei dubbi sulla ricostruzione ufficiale, che parla di un incidente, e comincia ad indagare.

Basilica Cattedrale di Maria Sanctissima Assunta di Urbino
(Hans G su Flickr)

Mi piacciono i romanzi storici, mi piacciono i thriller, quindi c’erano tutte le premesse perché questo romanzo mi piacesse, e non ne sono rimasta delusa. La trama è piena di mistero, e tra omicidi e una sorta di “tesoro nascosto” (un antico tempio romano) ci offre un piccolo affresco della società urbinate della fine del 18° secolo. Questa ambientazione è per me piuttosto nuova sia come periodo che come luogo, e forse anche per questo mi è piaciuta di più, anche se faticavo un po’ ad immaginare Vitale e i suoi amici con le parrucche incipriate! Parte importante svolge nella storia la ricerca di un tempio romano dedicato alle ninfe che la leggenda vuole nascosto nei sotterranei di Urbino. L’idea di questo tempio è veramente affascinantissima, e il tempio stesso, che Vitale riuscirà a trovare, è meraviglioso: essendo dedicato alla ninfe, che erano legate sua alla musica che all’acqua, questo tempio conserva ancora un complicato meccanismo che produce musica grazie allo scorrere dell’acqua! Fantastico!!

I personaggi sono pochi, e la maggior parte fanno soltanto da spalla (o da antagonisti) a Vitale che è l’assoluto protagonista, e un personaggio interessante. E’ orfano, è cresciuto in un convento ma non ha preso gli ordini, cosa che non lo favorisce nella carriera accademica. E’ molto intelligente, e si rivela una specie di Sherlock Holmes, osserva molto e deduce tutto.

Lo stile di Simoni mi è piaciuto. Quando commento un romanzo storico, lo dico sempre: è difficile riuscire a mostrarci bene il periodo in cui è ambientato senza cadere in spiegoni noiosi. Simoni ci riesce, e anche la parte mistery è parecchio interessante, quindi promosso su tutti i fronti!

La copertina di questa mi edizione non è male, anche se il monaco incappucciato in basso dà un certo sapore tipo fantasy/complotti/Codice da Vinci che secondo me si poteva evitare. Il titolo è senza dubbio accattivante, o almeno lo è stato per me visto che è una delle cose che mi ha spinto ad acquistare questo libro.

Commento generale.

Considerato che unisce due dei miei generi preferiti, questo romanzo poteva rivelarsi una brutta sorpresa o una piacevole conferma. Per fortuna si è trattato della seconda: sia la parte storica che quella thriller mi sono piaciute, e in generale anche la storia e il personaggio di Vitale Federci mi hanno affascinato e interessato. Un bel romanzo, senza dubbio.

Il segnalibro che ho usato durante la lettura. Non mi ricordo, onestamente, come sia arrivato nelle mie mani, di sicuro io qualunque cosa sia anche solo simile ad un segnalibro la conservo, e spulciando nella mia collezione prima di iniziare questa lettura m’è sembrato subito adatto al libro, anche se siamo in una regione diversa.

Curiosità
Per “giustificare”, in un certo senso, le sue doti intellettive, Vitale si paragona al personaggio di Zadig di Voltaire. Io non lo conosco, ma ho trovato interessante questa citazione, perché proprio non molto tempo fa, nel commento a Sherlock Holmes, avevo considerato Poe con il suo Dupin il creatore di questi “investigatori” che osservano e deducono, invece ora Simoni mi fa scoprire che c’è un esempio anche più antico! Non ho letto né conoscevo il Zadig, ed è inutile dire che ora l’ho aggiunto alla mia wishlist.

Sfide

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Mini recensione in 5 parolerole

Romanzo storico con affascinante mistero

Un po’ di frasi

L’uomo attese con pazienza il calare delle tenebre, poi uscì dal suo nascondiglio e attraversò al buio le logge di Raffaello, che sorgevano presso la residenza invernale del pontefice.[incipit]

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Proprio per quel motivo, decise che se ne sarebbe andato senza nemmeno salutarla con un ultimo bacio.


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