Si parte con le straordinarie immagini girate nelle sale dei Musei Vaticani, con i loro cinque milioni di accessi ogni anno tra le collezioni più visitate d’Europa. La straordinaria lungimiranza dei Papi, raffinati mecenati, ha permesso di costruire nel corso del tempo uno scrigno meraviglioso: impreziosito dalle Stanze affrescate da Raffaello e naturalmente dalla Cappella Sistina di Michelangelo. Riprese grazie alla tecnologie HD in modo mai così spettacolare.
Si passa poi a L’arte e la Croce, documentario in prima visione tv che focalizza l’attenzione su come negli ultimi quindici secoli si è evoluto il modo di rappresentare il simbolo della Passione di Cristo. Una carrellata di capolavori scovati nei più prestigiosi musei del mondo, muovendosi tra la ieraticità bizantina e le eleganti armonie rinascimentali; arrivando infine alle interpretazioni dei grandi nomi della modernità, da Edvard Munch ad Henri Matisse.
La curiosità – È solo dal X secolo che prende piede, in Occidente, la raffigurazione realistica della crocifissione: obliata per motivi dogmatici persino nei celebri cicli musivi di Ravenna. La più antica raffigurazione del Cristo in croce risale però ai primi anni del V secolo, all’epoca di papa Celestino I. Si tratta del dettaglio di un bassorilievo intagliato nel portale della basilica di Santa Sabina, sull’Aventino.