scadenza (Fiorella Kostoris, 80 mila euro, e Germana Panzironi, 55 mila euro), un segretario (da 144 mila euro l'anno), 3 revisori dei conti (30 mila euro in tutto), 3 commissari (150 mila euro ciascuno) oltre al presidentissimo (da 180 mila euro) Antonio Martone. Proprio lui, l'ex magistrato di gran carriera - Cassazione inclusa - che l'anno scorso finì nelle indagini sulla P3 per aver partecipato al famoso pranzo in cui Denis Verdini, Flavio Carboni e Marcello Dell'Utri si confrontavano sul Lodo Alfano e altre beghe giuridiche di interesseberlusconiano. In molti chiesero le immediate dimissioni di Martone, lui s'era premurosamente autosospeso per rientrare nel ruolo presidenziale dopo aver raggiunto l'agognata meta pensionistica: fine dei problemi col Csm e questioni varie di opportunità.
IL MATCH Brunetta-Rotondi aveva nuovamente disturbato l'armonia dell'ente che, nel frattempo, ha elaborato importantissime strategie per combattere il malaffare. Basti leggere l'avviso online: "La Commissione ha intenzione di realizzare un progetto sperimentale e innovativo per l'individuazione di un modello standard di processo per il collegamento tra programmazione economico-finanziaria e misurazione della performance nonché l'individuazione di un glossario comune, avente a oggetto la 'Riconciliazione tra ciclo della performance e ciclo di bilancio, per un coordinamento dei sistemi di misurazione e valutazione'. II presente avviso non impegna in alcun modo l'amministrazione alla realizzazione del progetto". Ci mancherebbe. Ma c'è chi borbotta, nei corridoi brunettiani: sarà così che combattiamo i casi di cronaca più recenti, da Milanese a Tarantini? Domanda stupidina solo a leggere come finiva la lettera di dimissioni del giovane Micheli: "Come può una commissione con 30 persone in organico, senza poteri ispettivi o sanzionatori, spingere a migliorare non solo chi è già incline a farlo, ma anche chi non ne ha alcuna intenzione? Inoltre, se la riforma fosse davvero una priorità, come spiegarsi l'auto-esclusione (dal programma di controllo, ndr) sia della Presidenza del Consiglio che del ministero dell'Economia e delle Finanze?". Forse la Civit può lanciare un sondaggio.