L’ultimo post su Roberto Saviano mi ha fatto pensare a Napoli. Il pensiero di Napoli l’ho subito associato, ahimè, alla spazzatura. Quello che è successo nel capoluogo campano mi ha fatto riflettere. Siamo bombardati da una massiccia campagna di informazione che cerca di sensibilizzarci sulle conseguenze che l’accumulo incontrollato di rifiuti può causare e già causa nel nostro ecosistema. Eppure mi sembra che non si affronti il problema nella giusta maniera. L’educazione al riciclo è importante ma quando vado a fare la spesa, per quanto stia attenta, mi ritrovo in busta già un notevole quantitativo di rifiuti insieme ai miei acquisti. Scatole, imballaggi, vaschette di plastica o di polistirolo, metri di pellicola trasparente per confezionare i prodotti freschi, carta per alimenti e sacchetti di plastica sono una tara imprescindibile. Perciò l’impressione che ho è che ci sia un importante passo da fare a monte. Ciò comporterebbe di rivoluzionare il modo di fare la spesa, sia da parte di chi acquista che di chi vende. Ad esempio, io utilizzo delle buste di tela per trasportare gli articoli comprati. L’acqua che bevo è quella del rubinetto, che metto in una bottiglia di vetro da tenere 15 minuti in frigo, per togliere il sapore di cloro. Per la pulizia della casa cerco di usare i detersivi alla spina. Ho persino contattato un’associazione che si occupa della distribuzione di prodotti di aziende agricole locali, nel rispetto dell’ambiente, riducendo al minimo gli imballaggi. Ma non è abbastanza.
Nella mia personale crociata contro la spazzatura inutile, mi sono imbattuta nei Supereroi che cercavo per avere l’esempio necessario. Ho scoperto che ci sono famiglie che dello “Zero Waste” hanno fatto una filosofia di vita e ci riescono alla grande! Rifiuti Zero (in inglese Zero Waste) è una strategia che si propone di riprogettare la vita ciclica delle risorse in modo tale da riutilizzare tutti i prodotti, facendo tendere la quantità di rifiuti da conferire in discarica allo zero. Il processo assomiglia al riutilizzo delle risorse fatto dalla natura.
Lo stile di vita di queste famiglie abbraccia questa strategia, che si trasforma in una vera e propria filosofia che i Johnson, nel loro sito Zero Waste Home hanno riassunto nel motto: “Scarti, scarti, scarti. Allora riduci, riusa, ricicla (e solo in quest’ordine)”. Lo stile di vita delle nostre famiglie Zero Waste è raccontato nei blog e siti web che hanno creato, per testimoniare che mettere in pratica questa strategia è possibile senza un enorme dispendio economico e di tempo. Rifiuti Zero può rappresentare un'alternativa economica al sistema dei rifiuti tradizionale, dove nuove risorse vengono continuamente utilizzate per rimpiazzare le risorse finite in discarica. Può anche rappresentare una importante alternativa per l'inquinamento visto che la discarica produce una quantità significativa di inquinamento ambientale.
Vale la pena di prendere in seria considerazione l’esempio delle Zero Waste Family.
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