I talk show e l’imbarbarimento della politica

Creato il 15 novembre 2011 da Lebarricate @gaetano_rizza


L’imbarbarimento della politica ci ha portato ad avere un’opposizione che irresponsabilmente fa mancare una netta maggioranza al governo senza, peraltro, avere i numeri per poter governare, al di là delle maggioranze numeriche raccogliticce dovute alla somma dei perdenti riuniti.
Le regole dovrebbero prevedere che automaticamente, quando l’opposizione fa mancare la maggioranza al governo, vada a governare essa stessa, in quanto se fa mancare la maggioranza vuol dire che ha qualcosa di meglio da proporre.
Ma così non è, purtroppo. In questo modo vediamo che sempre l’opposizione di sinistra combatte irresponsabilmente i governi di centro-destra, tanto, al massimo, poi si affida il governo a un tecnico che dovrebbe provvedere a cambiarle i pannolini sporchi.
Cosa che, tra l’altro, non è, in quanto, allora, non si capirebbe perchè mai nonostante i governi tecnici e paratecnici che ci sono già stati negli anni precedenti le cose non sembrano essere migliorate poi molto, anzi…
Ma io penso che l’imbarbarimento della politica sia dovuto anche e soprattutto al fatto che la politica non si fa più tanto nelle sedi dei partiti e nei corridoi del Palazzo, quanto nei talk show televisivi nei quali le controparti politiche si parlano addosso, si offendono e si sputano in faccia in continuazione, dicendo anche delle continue falsità per colpire il pubblico.
Allora, e nei quasi sette anni di vita di questo blog l’ho già detto, propongo di abolire, per il bene comune, i talk show televisivi e ritornare alle belle, vecchie e sane tribune politiche nelle quali ognuno aveva il suo spazio in maniera ordinata, sia i politici, sia i giornalisti.
Il giornalista aveva determinati minuti per porre la domanda al politico, il quale aveva determinati minuti per rispondere.
Il tutto avveniva in modo civile. Poi, naturalmente, i telespettatori si facevano la propria idea, sia sulla parzialità della domanda, sia sulla parzialità della risposta.
Ma, ripeto, era una cosa civile, che non imbarbariva i toni.
I risultati si vedevano alle urne.
Chi di dovere: responsabili delle testate televisive, politici, governanti, Monti… pensateci.
Amen.

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