Maifidarsi di una bella ragazza con un brutto segreto.... Eraun antico detto, una volta, a dire che le bugie hanno le gambecorte.Itempi sono cambiati e, si sa, ormai questi proverbi, che erano solitirecitarci i nonni e i nostri genitori scuotendo severamente il ditoindice davanti alla nostra espressione corrucciata, non sono piùsimbolo di saggezza. Non sono più attuali. Nellagenerazione di Twitter e Facebook, degli Sms e degli I-Phon piùesclusivi, le bugie hanno gambe chilometriche e indossano vertiginositacchi a spillo. Sono celate dietro sorrisi perfetti e nel fondo dicostose borse di Prada. Le bugie si diffondono al ritmo delpettegolezzo e giacciono sulla tastiera di un cellulare. Le bugie cimostrano cosa succede quando il mistero incontra gli sfarzi di GossipGirl. Le bugie sono Pretty, Little, Liars. Trattoda una serie di romanzi di Sarah Shepard, questo piccolo serialtelevisivo – che per molti è già cult – vide la luce nellontano Giugno 2010 , sul newtork americano ABC Family.Rosewoodè la tipica cittadina americana. Schiere compatte e ordinate divillette, giardini rigogliosi, locali tranquilli e licei pubblici contanto di armadietti, ampi corridoi e immancabili piramidi sociali.Aria, Spencer, Hanna e Emily – quattro diciassettenni dotate dipersonalità forti e volitive - dominano i corridoi e le menti deiloro coetanei. I ragazzi vogliono stare con loro, le ragazze voglionoessere come loro. Il loro segreto? Grosse e spietate bugie. E AlisonDiLaurentis. Bionda, bella e subdola è lei il loro collante diqueste quattro anime ribelli. Il nastro rosso che le lega in un nodocompatto e indissolubile.QuandoAlison scompare misteriosamente, l'amicizia tra le quattro va infrantumi. Dopo mesi di dubbi e ricerche, la ragazza viene ritrovato.O meglio, il suo corpo senza vita.E'allora che l'incubo comincia. Pur non essendo più tra loro , Alisonnon ha portato via con sé gli enigmi delle sue menzogne: doppigiochi, false identità, ricatti...chi si è spinto fino all'omicidiopur di seppellire con la bella adolescente gli oscuri segreti dellasua anima?E,soprattutto, chi è che segue con un'ombra le quattro amiche,fomentando sospetti e ossessioni attraverso ambigui Sms, e che lascia la sua inconfondibile firma ovunque le “indagini” conducono leragazze? Chi è “A”?Neiprecedenti appuntamenti con questa rubrica, vi ho parlato di alcunidei telefilm che maggiormente si sono procurati un posto fisso nelmio cuore. Gleee la sua allegria. Revenge e il suo trascinante ritmo da thriller.Once Upon a time e la magia che traspare da ogni suo singoloepisodio.ConPretty, Little, Liars il discorso è un po' diverso. Questa serie nonbrilla per l'intelligenza della sua sceneggiatura, per la bravuradelle interpreti o per l'originalità dei dialoghi e, di certo, nonfarà incetta di premi nei festival dedicati alle produzioni delpiccolo schermo. Ad essere sinceri è caratterizzato da un ritmo unpo' discontinuo e da interpretazioni spesso esagerate e sopra lerighe, che, se seguite la serie in lingua italiana, risulterannoaddirittura peggiori a causa dello scadente doppiaggio. Leprotagoniste sono bellissime, ma davvero poco sveglie. Nel corso dimolti episodi, il bisogno di fare irruzione sul set per indicare lorobanali indizi che continuano stupidamente ad ignorare e per scuoterledalla loro idiozia è fortissimo! Sempreeleganti ed impeccabili, sembrano uscite direttamente da una patinatarivista di moda. Veramente cosa poco consueta vedere una ragazzaandare in una scuola oltretutto pubblica con indosso zeppe alte,borse enormi e abiti da sera. No, non sono lamentoso! Vado in classecon ben sedici ragazze e, per quanto siano belle, a scuola indossanotuta e jeans e, confrontate con le protagoniste, sembrano barbone (Sestate leggendo, sappiate che vi voglio bene xD)!L'andamentoè, oltretutto, altalenante e si alternano episodi intriganti e dalritmo sostenuto, ad altri a dir poco sonnolenti. Per non parlaredella trama che, seppure di immediato impatto, è un mix tra GossipGirl, Desperate Housewives e uno dei tanti teen horror americani allamoda. Eppure,se sono qui a scrivere, è perché ve lo consiglio! Non ne conosco ilmotivo preciso, eppure ha un suo perché. Sa essere ingenuo e pocoprofondo, ma anche ricco di sfumature, utili per mettere in risaltole personalità di Aria, Spencer, Emily e Hanna. Specialmente nellaprima serie, poi, si mettono in luce molte delle contraddizionipresenti nel mondo dorato delle quattro amiche. Si parla diomosessualità, anoressia, bullismo, risultando sì retorici, maanche molto incisivi. Da non dimenticare, altresì, che ogni episodiosi chiude con un entusiasmante twist finale, capace di indurre lospettatore a scacciare i suoi comprensibili ripensamenti e di faremutare la sua voglia di non proseguire più con la serie in un vago:“Bhe, sono curioso: una possibilità gliela concedo!”.L'attesofinale di stagione, in verità, tra pause e posticipazioni, si èrivelato perfino meno complesso di quanto mi aspettassi. I mieisospetti relativi all'identità di “A” erano giusti findall'inizio. Mi ha fatto incazzare, lasciandomi insoddisfatto eirritato, ma con la grande voglia di vedere – questa estate – gliepisodi della nuova stagione. Comedico io, Pretty, Little, Liars è un intrattenimento piacevolmentetrash. Infantile, forse, ma ricco di promettenti elementi che mihanno indotto a vedere ininterrottamente – seppure tra alti e bassi- ben due serie con tensione crescente! Senza poter formulare ungiudizio netto e lineare, ve lo consiglio. C'è indubbiamente dimeglio, ma poche serie si lasciano seguire con tanta curiosità! -Consigli libreshi: After, 7. Il numero maledetto, The Gap
Giovani, carine e bugiarde
Divine
PrettyLittle Liars è anche nelle librerie! I primi due romanzi che hannoispirato la serie, sono stati pubblicati in Italia dallaNewton& Compton.