Lo scandalo della Regione Lazio, lo scandalo della Lega nord, lo scandalo della Regione Lombardia, lo scandalo di Lusi e della Margherita e la lista potrebbe continuare ancora.
Un’Italia fatta di scandali, di corruzione, di nepotismo, di clientelismo: un paese che si regge sul malaffare, su azioni criminose, su una giustizia che non funziona etc.
Per esempio riguardo al “concorsone” per la scuola che uscirà nella settimana prossima molti hanno paura che non serva a ridurre il precariato dei docenti ma ad assicurare dei posti indeterminati in cambio di voti dato che ormai siamo in campagna elettorale.
Si sa bene ormai come funzionano le cose in Italia: è logico che non bisogna fare di “tutta un’erba un fascio” ma le tante “dimostrazioni” dei “mali” suddetti che affliggono l’Italia non fanno ben sperare.
Anche il fatto che Marchionne abbia affermato che la Fiat resterà comunque in Italia grazie ai guadagni maturati all’estero fa venire il timore a molti che questa manovra sia attuata per mantenere i posti di una certa quantità di persone in cambio di favori politici e naturalmente tutto questo con i soldi dello stato e quindi dei cittadini italiani.
Gli stessi timori possono venire anche riguardo ad altri casi come l’Alcoa di Portovesme, la Carbosulcis e l’ILVA di Taranto.
Da tempo i “fatti” hanno dimostrato che in Italia conta mantenere dei posti di lavoro in cambio di voti che garantiscono un consenso illimitato a discapito dello sviluppo e della produzione industriale.
I timori degli italiani sono tanti riguardo ad una classe politica e ad una società entrambe profondamente dedite alla corruzione.