Leva er tarappattà, leva la gente,
leva le corze... la bardoria è morta,
er carnovale s'ariduce a gnente.
Dicheno bene assai li mi' padroni:
de tutt'er carnovale de 'na vorta
che ciarimane mò? 'N par de... vejoni
Ed ecco i miei tortelli:
iniziamo con il preparare la pasta, per essa occorrono:
300 gr di farina 00 (io molino Chiavazza)100 gr di zucchero1/2 bicchiere di vino bianco secco50 gr di burro morbidola buccia grattugiata di 1 limone1 uovoMettiamo la farina a fontana sulla spianatoia, al centro mettiamo tutti gli altri ingredienti e impastiamo fino a ottenere una pasta liscia e omogenea che faremo riposare giusto il tempo della preparazione del ripieno.
Per il ripieno occorrono:
250 gr di ricotta3 tuorli1 pizzico di cannella2 cucchiai di liquore a scelta tra alchermes, grappa o cognac (io cognac)70 gr di zuccheroAnche questa preparazione è velocissima, si mette tutto in una ciotola e si mescola con un cucchiaio fino ad ottenere una bella cremina profumata
A questo punto non ci resta che tirare con il mattarello la sfoglia, che non deve essere troppo sottile altrimenti non riesce a trattenere il ripieno, e confezionare i tortelli: tagliamo la pasta in cerchi della dimensione desiderata e riempiamo con abbondante farcia. Chiudiamo a mezzaluna e sigilliamo bene i bordi, spolverizziamo un po' con la farina i nostri dolcetti e andiamo infine a friggerli in padella in abbondante olio per fritture caldo.
I tortelli sono pronti, ora non ci resta che resistere alla tentazione di mangiarli bollenti e aspettare che freddandosi tutti i profumi si fondano bene tra loro. Vi lascio con un ultima golosissima foto, quella di un tortello aperto con il suo ripieno.
Con questa ricetta partecipo al contest di Molino Chiavazza sui dolci del Carnevale