Il resto del mondo pare a portata di mano, appena al di là di queste acque.
Il cielo s'è rischiarato nelle ultime ore. Ora è blu, il fiume anche, e per caso giungiamo in una via dove alcuni uomini hanno gettato i loro ami, e aspettano.Da qui si vedono entrambi i ponti, il 25 Abril è lontanissimo, la prospettiva è nuova e anche noi decidiamo di metterci ad aspettare insieme a quelle lenze.
Con un occhio all'acqua ed uno al tramonto che sta iniziando.
E poi arriva. Il fuoco che inonda tutto, lenze, uomini sui gradini in attesa, occhi, acqua, cielo, respiro.E' uno dei tramonti più intensi che abbia mai visto, i colori sono davvero incredibili.Rimaniamo in attesa, in contemplazione.Le sagome sul molo, le barche, i lampioni, tutto arde.
Ora è buio, l'attesa è finita.Pensiamo a qualcosa di decisamente più...materiale. Avevamo sentito che da queste parti si mangia bene, e allora volevamo assaggiare qualcosina. Scegliamo un posto a caso e decidiamo di mangiare un po' di polpo. Buonissimo! Completamente diverso dal polpo à lagareiro di Lisbona, condito con un sughetto ed alcuni peperoni e con contorno di (immancabili) patatine novelle e migas, una specie di polpette di pane schiacciate, davvero deliziose.
Questo posto mi ha conquistata. Ho nostalgia di posti così. Profumati di mare e splendenti di luce, dove sembra quasi che la vita si viva come se potesse essere l'ultimo giorno, con semplicità.