I tre piccoli gufi

Da Centostorie

I tre piccoli gufi
di Martin Waddel e Patrick Benson
Mondadori – p.26 – e.9,50

Non ho figli né vedo abbastanza spesso i miei nipoti da leggere tanto con loro, ma c’è un libro che mi riporta indietro, nel cuore della notte delle mie paure d’infanzia ed è “I tre piccoli gufi”.
Se fossi una mamma tenerona, mi fonderei subito in libreria a comprarlo:
perché è un classico che non perde le piume,
perché è nero e primordiale,
perché parla di essere fratelli,
perché il pendolo delle paure dei piccoli gufi ha un ritmo teatrale perfetto,
perché ospita in poche pagine il nido, il bosco, il terrore e la speranza (che gli adulti troppo lucidi chiamano autoinganno).
Nelle illustrazioni puoi toccare la leggerezza delle piume dei rapaci fragili e sentire insinuarsi il freddo dell’abbandono, puoi tastare la densità del buio della notte, l’orrore della solitudine e la liberazione della planata della mamma che torna al nido (chissà cos’era andata a fare nel cuore della notte?), una ventata sul becco mentre ci si libra nella felicità di una speranza che si avvera.

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