Mondadori, 2004, 26 p.Illustrato Età di lettura: scuole dell'infanzia
La fase di separazione può generare spesso nei più piccoli angoscie abbandoniche che vanno pian piano superate, grazie soprattutto alla relazione con le figure adulte significative per il bambino che potranno, con lui, costruire un solido rapporto di fiducia. Come in questo libro, in cui troviamo tre piccoli gufi rimasti soli nel nido ad aspettare la mamma. Sara, la più grande, Bruno e Tobia, il più piccolo del gruppo, cercano insieme di superare il timore di essersi ritrovati soli: Sara è convinta che la mamma sia uscita in cerca di cibo e che presto tornerà; Bruno cerca di autoconvincersi che sia così e anche se nutre qualche incertezza, prova a fidarsi delle parole della sorella; il più piccolo Tobia, invece, non riesce a chetarsi, e sempre più disperato continua a chiamare la sua mamma. Le ore passano, nella foresta cala la notte e intorno a loro tutto sembra muoversi furtivamente. I piccolo gufi aspettano impazienti, uno vicino all'altro, il ritorno della mamma, facendosi forza a vicenda. Chiudono gli occhi stretti stretti uno accanto all'altro e desiderano con tutto il cuore il suo ritorno. Ed ecco finalmente mamma gufo volare leggera e morbida tra gli alberi della foresta per planare leggera nel nido, dove l'attendono i suoi piccoli. Non hanno motivo di darsi tanta pena, li rassicura la mamma, perchè ormai dovrebbero sapere, che lei tornerà sempre dai suoi amati cuccioli.Un racconto da laggere ad alta voce con differenti timbri vocali in cui il bambino potrà ritrovarsi identificandosi con i piccoli gufi e le loro differenti caratteristiche. Una storia per parlare di paure, autonomia, legami affettivi e familiari.