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Così all'improvviso e apparentemente senza un perché.
A chi non capitava durante le lezioni a scuola di ricevere bigliettini con scritto: mi passi il tuo diario?
A me capitava spesso e tutta felice lo consegnavo a chi mi avrebbe lasciato inevitabilmente una traccia indelebile sulle pagine profumate dalle penne colorate.Era quasi catartico il momento in cui, poi a casa prima di iniziare i compiti, sfogliavo le pagine alla ricerca delle nuove frasi e dediche che mi avevano lasciato.
L'altra sera ho provato per un momento la stessa sensazione e ho pensato subito al mio diario
Curioso come i tweet, caratteri in formato digitale, riescano a creare una sorta di dipendenza mista ad emozione e curiosità!
Ne ero stata lontana per un'intera giornata e ho sentito come aver perso qualcosa di importante e anche difficile da ritrovare.
A volte succedeva anche con il mio diario: sfogliavo le pagine mille volte per ritrovare il pensiero che mi era piaciuto di più e sembrava si fosse cancellato, introvabile!
Mettevo allora dei segni o delle graffette colorate alle pagine contenenti ciò che mi stava più a cuore.Oggi metto la stellina ai tweet che non voglio perdere e ritrovare con più facilità
Alcune frasi, quelle provenienti dai baci perugina o estrapolate dalle canzoni, le riscrivevo a mia volta sui diari degli altri.
Oggi i tweet che mi colpiscono e che contengono un messaggio utile per chi mi segue, li ricondivido anche più volte nel corso dei giorni.
A volte capitava anche di creare, attraverso le dediche sul diario, una sorta di botta e risposta. In una sola pagina potevano esserci vari pensieri tra due o più persone.
Su Twitter è molto costruttivo rispondere e creare delle mini conversazioni soprattutto se si "intromettono" in tanti, aggiungendo il proprio pensiero e sapere.
Erano quelle su cui tutti tornavamo di più: il diario in classe non era affatto un elemento personale, ma di tutti appunto. E ognuno poteva utilizzare quella frase sul proprio diario o su quello di altri perché ritenuta "autorevole", ricca di tanta verità.
Conseguentemente il proprietario della frase (se anche non ci si firmava, si sapeva benissimo chi era perché conoscevamo la scrittura di tutti), diventava un punto di riferimento in quanto a perle di saggezza ed emozioni. C'era chi le dediche le scriveva anche in arabo con la traduzione subito sotto!
Su Twitter...beh...ognuno di noi sa bene chi è il proprio guru di riferimento e si aspetta sempre qualcosa dai suoi 140 caratteri, un insegnamento ma anche un'emozione.
Non tutto quello che scorre nella time line di Twitter ci cattura o ci lascia qualcosa, così come le fatidiche dediche sul diario.
Ho quindi individuato le 5 caratteristiche che secondo me deve avere un tweet per avere successo, perché possa lasciare una bella sensazione e un insegnamento a chi li segue (un elenco che cerco di rispettare e che ho imparato nel tempo):
1) Sincero e non forzato. Quanto sono belle le dediche che provengono dal cuore? Non fare il simpatico a tutti i costi se poi in realtà non lo sei!;
2) Scritto al momento giusto. Chiedimi il diario durante la ricreazione, piuttosto che durante una spiegazione;
3) Non banale
Se mi devi scrivere solo ciao, tanto vale che non rovini la pagina del mio diario;4) Citare quando necessario
Se sul diario mi scrivi la frase di una canzone, almeno dimmi di chi è...;5) Coerente per non deludere chi segue
Non uscire fuori tema anche sul mio diario: se sai che ho certi gusti, non imbrattarmelo di argomenti politici o di cose che sai non leggerò mai.Pensare ai tweet ripercorrendo con la memoria le pagine dei miei diari di scuola, è stato divertente oltre che costruttivo. Non sempre ci si sofferma sul corretto uso degli strumenti che abbiamo a disposizione e spesso ci facciamo guidare dall'impulsività.
Infine vi riporto una frase che mi scrisse sul diario una compagna del liceo e che ancora ricordo con affetto e nostalgia, anche perché oggi lei non c'è più:
Il mio uomo ideale? Basta solo che abbia queste otto caratteristiche:
BelloBuono
Alto
Magro
Ricco
Dolce
Sensibile
Intelligente
By Mary C.
Vivy