Qui, secondo lo stile solito, vorrei far notare un'incongruenza che vale anche come metodo di analisi che ci permette di giudicare la qualità, o la velleità, di certe produzioni cinematografiche moderne 1).
La realtà è presto detta: se esco per strada, percentualmente, incontro miei coetanei o gente più vecchia 2) di me. Non essendo io più tanto giovane, questo vuol dire che, percentualmente, la mia città è un mondo di vecchi.
Chiunque sappia leggere la piramide delle età che posto qui sopra sa che oggi l'Italia si sta avviando ad essere un paese per vecchi 3).
Quella qui sopra, incredibile se guardate bene, è la piramide delle età del Giappone, nel 2007. Segnale di un futuro che al di là di ogni dubbio ci attende - salvo catastrofi, palingenesi ed epifanie che nessuno si augura.
Un futuro abbastanza terrorizzante, visto che il personale badante è già scarso nel presente.
E sarà per questo che continuiamo a popolare i nostri sogni di giovani.
La piramide delle età dei film che ho visto in questi giorni, ambientati nel presente occidentale e nel futuro distopico, utopico o semplicemente fantascientifico, è invece, sempre, la rappresentazione di una società giovane. Dove la piramide delle età è quella di una società agro silvo pastorale.
L'idea del presente e delle scelte per fare il nostro futuro è plasmata da questa immagine propagandata al solo fine edonistico, e al fine dei collegati incassi dell'industria dell'informazione. E quindi ci prepariamo un futuro per vecchi credendo di essere, sempre, tutti giovani. Non sarà così, ma non c'è nulla da fare. Marginalmente: sto vedendo un film di spionaggio molto bello: La talpa, dove sono tutti vecchi.
Questo di gigionaz è un post molto leggero.
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1) L'origine di molti di questi ultimi post è una contingenza di minima importanza che mi è occorsa recentemente. Una frattura al malleolo che mi costringe a trascorrere l'estate in casa - al fresco, per fortuna - davanti alla tv, in mezzo ai libri e alle mie pipe. Solo la sera faccio sempre un salto in scooter alle 5 Terre, fortunato che sono. Durante il tragitto, in mezzo all'aria fresca e davanti a paesaggi di mare e di vigne mezze abbandonate, medito sul tempo e fumo una pipa intera. :D
Il malleolo non è il mio ma il risultato finale non cambia.
2) Che oggi sia proibita, questa parola, e venga parafrasata e sostituita con un tranquillizante 'ragazzi' - 'giovani', ce lo certificano i TG. "Un romano di 57 anni è stato travolto da un tram. Il giovane, portato al Policlinico, è stato sottoposto...". "Un giovane di 40 anni rivela: 'la statua di Dotto che ho in giardino si è messa improvvisamente a starnutire'. Un gruppo di ragazzi suoi coetanei è stato testimone dell'evento".
3) Sbaglierò, ma per me si inizia ad invecchiare, cioè a essere vecchi, dai 40 in su. Sarà che non considero la vecchiaia una malattia, ma io la penso proprio così.