oggi voglio aderire all'inziativa di HomeMadeMamma parlando di un libro che ho letto un pò di mesi fa a dire il vero: L'ULTIMO CATONE di Matilde Asensi.
L'ho comprato sulla scia della piacevole lettura di un altro romanzo della stessa autrice, La camera d'ambra, e su consiglio di chi tra i miei conoscenti e amici lo aveva già letto e ne era entusiasta.
Ebbene: mi è piaciuto, ma con qualche riserva.
Parla di una suora italiana, massima autorità dell'Archivio Segreto Vaticano in materia di paleografia, che viene incaricata di scoprire cosa si cela dietro la misteriosa morte di un etiope in Grecia: su quel cadavere è stato ritrovato un tatuaggio dal significato oscuro su cui suor Ottavia, coadiuvata da una burbera Guardia Svizzera di alto grado e da un affascinante archeologo di madre italiana e padre egiziano, dovrà indagare.
Questo la porterà a scoprire l'esistenza di una setta dimenticata ma antichissima e importante, quella degliStaurophylakes cioè "I Guardiani della Vera Croce" (dal greco antico "stauros", ovvero "croce") e a viaggiare toccando sette città-chiave (sette come i sette peccati capitali) che sono: Roma, Ravenna, Gerusalemme, Atene, Costantinopoli, Alessandria e Antiochia. In ogni tappa i tre saranno sottoposti a pericolose e difficilissime prove, per acquisire elementi che possano chiarire chi sono, cosa vogliono e dove si nascondono gli Staurophylakes, il cui capo ha il titolo di Catone (così come il capo della Chiesa Cattolica ha il titolo di Papa, per intenderci).
E sai chi è un illustre Staurophylake del passato? Niente di meno che Dante Alighieri. E infatti, i nostri tre eroi dovranno far costante riferimento al Purgatorio della Divina Commedia per comprendere i messaggi in codice che Dante ha voluto trasmettere ai posteri e così superare le sette prove iniziatiche senza lasciarci la pelle.
Non ti ricorda niente questo, Lilli? Un illustre uomo del passato che è membro di una setta, una sua opera il cui messaggio va decodificato per comprendere verità nascoste... Se ti dico "Il Codice da Vinci" tu che mi rispondi? Eh si, perchè lì invece di Dante c'è Leonardo, invece del Purgatorio c'è il quadro de L'Ultima Cena: interessanti analogie, no?
Però L'Ultimo Catone è stato pubblicato prima, nel 2001 (ma in Italia è arrivato solo nel 2005), mentre il successo di Dan Brown, che pure ho letto e non mi è dispiaciuto, però anche quello con delle riserve, è del 2003 (2004 in Italia).
Non voglio dilungarmi troppo, Lilli, voglio solo sottolineare che la lettura è stata appassionante per certi versi, ma un pò lenta in alcuni tratti, con disquisizioni sui versi del Purgatorio e descrizioni delle prove forse troppo minuziose e lunghe. Prove iniziatiche anche al limite del verosimile (se non oltre il limite) con punti che mi ricordavano un pò le trappole dei film di Indiana Jones, con congegni malefici di ogni sorta, pareti che si restringono, soffitti e pavimenti con lame che sbucano all'improvviso o cose del genere, tanto per farti capire di cosa parlo.
E i personaggi anche sono un pò scontati nel loro evolversi, dopo un inizio più che promettente.
Però nel complesso questo libro mi è abbastanza piaciuto, a dispetto delle note di cui sopra. Perchè se lo si approccia come un libro "romanzato", cioè senza troppe pretese di svelare chissà cosa, secondo me è una lettura che può dare una certa soddisfazione. E la Asensi ha anche uno stile di scrittura che apprezzo.
E poi, ti dirò: Indiana Jones mi è sempre piaciuto un sacco e infatti ho visto e rivisto tutti i film della saga!
:-)
<<Alle otto in punto del mattino, come mi erio ripromessa la sera prima, ero seduta alla mia scrivania con gli occhiali sul naso e la matita in mano, pronta finalmente ad affrontare l'obbligo di leggere La Divina Commedia. Aprii il libro, nuovo e intonso, a pag 270. Al centro si leggeva, in piccolo, la parolaPURGATORIOCon un sospiro mi armai di coraggio, voltai pagina e cominciai a leggere.>>
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