I venerdì del libro (127°): HYPERVERSUM

Da Marisnew
Cara Lilli,
per questo ennesimo appuntamento libresco del venerdì con l'iniziativa di HomeMadeMamma ho deciso di parlarti di un romanzo che ho letto da poco, sulla scia dell'entusiasmo scaturito dalla lettura di Gens Arcana di Cecilia Randall (di cui ti ho parlato diffusamente QUI). Si tratta di HYPERVERSUM, il primo volume di una trilogia che la Randall ha pubblicato tra il 2006 e il 2009  (di cui fanno parte anche Il falco e il leone e Il cavaliere del tempo)
Avevo promesso espressamente all'autrice, così disponibile e gentile da rispondere alle mie email e da lasciare anche un commento al mio post su Gens Arcana, che avrei letto i suoi primi tre lavori e che ne avrei parlato qui sul blog.
Ebbene, posso senz'altro affermare che il primo capitolo della trilogia di Hyperversum mi è piaciuto. A dire il vero ad un primo impatto mi è parso, seppur interessante, un pò immaturo rispetto a Gens Arcana nello stile così come nelle vicende narrate. Ma è stata questione di poco: la storia ha subito preso una piega avvincente, grazie ad un avvenimento imprevisto quanto fantascientifico e cioè un viaggio nel tempo. E tu sai quanto io sia sensibile al fascino delle storie basate sui paradossi spazio-temporali e le vite parallele!
I protagonisti del romanzo sono Daniel e Ian, giovani appassionati di Hyperversum, un videogioco ipertecnologico che dà il nome al libro e di conseguenza alla saga. Durante una partita online ambientata in Fiandra in pieno Medioevo a cui partecipano anche il fratello minore di Daniel, la sua ragazza e altri due amici, i giocatori vengono catapultati proprio in quella regione nell'anno 1214, durante la guerra tra Francia e Inghilterra.
Quello che era una finzione diventa la realtà. Non c'è spiegazione logica all'accaduto nè prospettiva immediata di ritorno all'epoca moderna. Ci sono solo le conoscenze storiche e degli usi e costumi medievali da parte di Ian, che nella vita reale è un ricercatore universitario e sta svolgendo uno studio proprio su quel periodo e su quelle vicende che coinvolgono Francia e Inghilterra.
L'intreccio dei fatti che porterà i nostri protagonisti ad ambientarsi ed inserirsi nella Storia (quella con la esse maiusciola) è davvero ben architettato. Tutto ha un suo perchè, a volte immediato e riconoscibile, a volte comprensibile in un secondo momento, quando ogni tassello andrà perfettamente a posto nel mosaico della vicenda.  
Sullo sfondo di castelli, tornei cavallereschi, lotte intestine per il potere, battaglie sanguinose, si svolge la storia d'amore che fa in fin dei conti da filo conduttore a tutte le vicende; storia che ha un che di fiabesco capace di renderla speciale, in bilico tra due epoche e due mondi, senza per questo cadere nell'eccessiva di sdolcinatezza.
E l'interrogativo di Ian, se agendo nel passato stia interferendo non solo nel suo personale futuro ma anche nella Storia o se in realtà tutto è stato già scritto, anche quello che lui crede di star modificando, fa riflettere il lettore, lo coinvolge, lo appassiona.
Naturalmente la fine del romanzo è in realtà una non fine, cioè funge da aggancio col secondo capitolo della trilogia.
Per tornare un attimo sul confronto con Gens Arcana posso aggiungere una cosa: in Hyperversum il protagonista numero uno, ossia Ian, è davvero affascinante e lascia senz'altro il segno nel cuore di chi legge, però forse alcuni dei personaggi secondari (tipo il fratello o la fidanzata di Daniel) risultano un pò meno incisivi rispetto a quelli dell'altro romanzo, ma credo che sia anche naturale che uno scrittore maturi col tempo e con l'esperienza. Ciò non toglie che Hyperversum sia un bel libro, che consiglio di leggere se come me si ama il genere fantasy e che, a dispetto di quel che potrebbe sembrare dal confronto, nel complesso mi ha emotivamente coinvolto di più di Gens Arcana. 
La Randall è stata brava anche a giocare un pò con la Storia, ma sempre in modo estremamente convincente e credibile (come lei stessa spiega a fine libro, si è presa qualche libertà storico-geografica, ma si è basata su avvenimenti realmente accaduti e personaggi realmente vissuti). 
Adesso tieniti pronta, Lilli, perchè leggerò anche Il falco e il leone e Il cavaliere del tempo e poi te ne parlerò. Sono sicura che non resterò delusa!

Ti segnalo intanto il sito ufficiale della saga: Hyperversum



"Se tu potessi conoscere il futuro, questo sarebbe già scritto e, se fosse già scritto, tu non potresti cambiarlo" considerò Isabeu.Ian rimase colpito da quell'osservazione. Già a Couronne credeva di aver cambiato il futuro e invece lo stava semplicemente portando a compimento.Il giovane sospirò. [...] "Possibile che sia davvero tutto già scritto?" pensò, senza sapersi rispondere. "E se davvero lo è, siamo in grado di leggerlo in anticipo? E' stato solo un caso che io non abbia potuto leggere quelle carte prima di scoprire che parlavano di me?"
I venerdì del libro di oggi su altri blgo li trovi QUI.

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