I venerdì del libro (158°): CARO BABBO NATALE, PORTATI VIA ALESSANDRO

Da Marisnew
Cara Lilli,

in prossimità delle Feste non potevo non scegliere un libro in tema col Natale per questo appuntamento con l'iniziativa di HomeMadeMamma. Dunque ti parlerò di un ebook che ho letto poche settimane fa: CARO BABBO NATALE, PORTATI VIA ALESSANDRO di Luigi Sgambati, disponibile nel Kindle Store di Amazon.

Si tratta di un racconto natalizio un pò particolare, non esattamente la classica favola per bambini. Anzi, direi che nonostante il sottotitolo sia "Ebook di Natale per bambini e ragazzi, vietato agli adulti", i più piccini potrebbero non comprendere alcuni messaggi della storia (e capirai che intendo leggendo ilpost fino in fondo).
Sgambati ci racconta in modo un pò visionario e a tratti quasi sconclusionato di Italo, un bambino che, arrabbiato col fratello maggiore che gli impedisce di fare delle cose e lo tratta (a suo avviso) troppo da bimbo piccolo, scrive una lettera a Babbo Natale chiedendogli che se lo porti via.
Quando la mattina di Natale Italo scopre che Alessandro (il fratellone) non c'è più, immagina che il suo desiderio sia stato esaudito. Da quel momento comincia la storia vera e propria: Italo decide di andare a casa di Babbo Natale per riprendersi Alessandro, essendosi pentito di aver espresso quella richiesta.
Con lui ci sarà anche la sorellina Margherita e insieme vivranno avventure piuttosto assurde, che ricordano un pò quelle di Alice nel Paese delle Meraviglie (pur non riuscendo ad eguagliarne lo spessore e l'originalità).
A me il racconto è piaciuto, mi ha intrigato abbastanza. Però vorrei sottolineare che l'ho apprezzato più per lo stile (Italo narra in prima persona le sue avventure, con il lessico e qualche sgrammaticatura propri di un bambino) e per le visioni fastastiche, che non per altro. E dicendo altro intendo per i temi che l'autore vuole affrontare e proporre ai piccoli lettori, ossia la morte e la pedofilia.
Sì, perchè in realtà Alessandro, come si capisce tra le righe, è morto in un incidente e poi tra i personaggi che Italo e sua sorella incontrano nel viaggio verso la casa di Babbo Natale, in quel mondo di fantasia, ce n'è uno (lo zio Sfiga) che pur essendo già attempato vorrebbe obbligare la piccola Margherita a sposarlo e a restare con lui in eterno.

Forse questi temi, in particolare quello della pedofilia, non sono sufficientemente sviluppati o comuqnue non sono trattati in modo asauriente, sono solo sfiorati. Nulla vieta che sia stata questa l'intenzione dell'autore: trattare questi temi delicati in modo lieve, per proporli a dei bambini. 

Non so quanto sia riuscito nel suo intento e non so quindi se consiglierei la lettura del racconto a un bimbo. Però ribadendo che a me, da adulta, la storia è piaciuta, direi che se c'è un genitore interessato potrebbe leggerlo e poi decidere se è il caso o meno di farne partecipe il proprio figlio/a, perchè non tuttii bambini sono uguali, ognuno ha una sua sensibilità, una maturità maggiore o minore. 

In ogni caso io credo che possa andar bene non prima dei 6 anni.


<< Babbo Natale si era portato via Alessandro, ne ero sicuro! Forse il nonno non voleva dirmelo, forse non lo sapeva nemmeno. Forse Babbo Natale, per non fare preoccupare mamma e papà aveva lasciato un bigliettino che diceva che Alessandro era partito per un lungo viaggio. Io però lo sapevo... Avevo voglia di piangere. Ho abbracciato di nuovo il nonno per nascondermi. Alessandro in fondo non era così cattivo, io gli volevo bene... Volevo che tornava, ma come facevo? Dovevo aspettare un anno intero per chiedere di nuovo a Babbo Natale di farlo tornare? Per tutto quel tempo? E poi chissà dove stava adesso...>>I venerdì del libro di oggi su altri blog li trovi alencati QUI

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