I vescovi, Berlusconi e la morale sessuale

Creato il 25 gennaio 2011 da Veritaedemocrazia

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Mentre i berlusconiani dispiegano tutta la potenza di fuoco di cui dispongono per operare il consueto rovesciamento della verità – negando da un lato l'esistenza dei festini del Cainano ma dall'altro rivendicando la libertà di poter fare ciò che si vuole nella propria camera da letto, reiterando il copione della denuncia del complotto dei magistrati e della sproporzione dei mezzi usati nell'inchiesta (senza rinunciare peraltro a strizzare l'occhio al gallismo italiano, contrapponendo chi va con le donne e chi va a trans, chi è un puttaniere e chi è un omosessuale) – il PD non riesce, ancora una volta, a centrare in termini comunicativi il punto della questione.Si attende e si plaude al pronunciamento della Chiesa (pur così ambiguo e prudente anche di fronte a fatti che offendono la sensibilità dei propri fedeli) per trasmettere da parte del PD il messaggio, non so se più per incapacità o per dolosa intenzione, che i comportamenti di Berlusconi vadano condannati anzitutto sotto l'aspetto della morale sessuale (rinnegando la vocazione libertaria della sinistra e lasciando anche in questo campo aperto alla destra) e non perché incompatibili con la funzione svolta (fatti peraltro di gran lunga meno importanti del conflitto di interessi, delle amicizie e rapporti professionali con Dell'Utri Previti Mills ...).
Come per Marrazzo il problema non era frequentare trans ma il tenere nascosta questa preferenza esponendosi a ricatti che mettevano a repentaglio il corretto svolgimento della carica pubblica ricoperta così per Berlusconi la satiriasi è un affare privato ma indegno è sfruttare prostitute, anche minorenni secondo la ricostruzione dei magistrati milanesi, per riempire le proprie serate rendendo possibile aprire, di fatto, le porte delle proprie residenze a personaggi potenzialmente in combutta con organizzazioni criminali o servizi segreti stranieri, coinvolgere scorte e aerei di stato per organizzare festini, ricompensare le proprie pupille (il 'ciarpame senza pudore') con incarichi istituzionali o ruoli nelle assemblee elettive, porre in pericolo la sicurezza nazionale e gettare nel ridicolo l'immagine dell'Italia nel mondo, distogliere tempo ed energie dai compiti istituzionali (è evidente che qui siamo nel campo della pura astrazione ….), pur in tempi drammatici dal punto di vista economico e sociale, a vantaggio di occupazioni privatissime (e ne sono dimostrazione assenze a funerali di Stato o le innumerevoli occasioni in cui il Superman di Arcore cede alla stanchezza e al sonno in pubblico …).Tornando al PD, legittimare la Chiesa (che certo ha diritto di dire la sua su ogni questione ma che per poterlo fare dovrebbe prima rinunciare ai finanziamenti da parte dello Stato) perché critica sommessamente Berlusconi significa dargli campo libero sui temi dell'aborto, della procreazione assistita, del fine vita, delle coppie di fatto, dell'educazione sessuale, di influenzare la stessa contesa elettorale. Errore politico o dolosa strategia per sbarrare la strada alla candidatura di un omosessuale (Nichi Vendola) alla Presidenza del Consiglio?
mrz