Un nucleo investigativo del Comando Generale è da tempo all'opera per scoprire alcuni conducenti che hanno a loro carico numerosi verbali non pagati. Si parte in genere da alcune segnalazioni che giungono dall'Ufficio Contravvenzioni, ove risultano accumuli di multe che tornano indietro; oppure spesso si parte da denunce di cittadini di altre città, che presentano ricorso in quanto destinatari di multe prese a Roma.
Un terzo caso si riferisce ad una cittadina che circolava con un permesso invalidi intestato ad una parente deceduta da nove anni, e presentava anche ricorsi a nome della stessa. Un controllo anagrafico ha svelato tutto, la responsabile è stata denunciata all'Autorità Giudiziaria, e le indagini sono ancora in corso sulle documentazioni presentate. E fin qui il comunicato stampa della Polizia Locale di Roma Capitale divulgato ieri. Bene per l'attività che viene fatta, molto bene che venga raccontata e divulgata, male che non si presti la minima attenzione ai termini. Non abbiamo paura di essere smentiti se affermiamo che l'Italia è l'unico posto al mondo in cui chi si macchia di reati penali invece di essere definito criminale è definito "furbetto". Lo fanno i giornalisti, in continuazione. Lo fa la tv e la stampa come se nulla fosse. Dare del furbetto a chi invece è un bandito, un fuorilegge e soprattutto un parassita (pensate a tutte le persone che la ZTL la pagano facendo sacrifici o la rispettano facendo sacrifici) significa averlo già perdonato, significa aver affermato che la colpa non è poi così grave, è come avergli dato un buffetto, come si fa ad un ragazzo che sbaglia. Un conto che facciano questo errore - lo fanno continuamente - i giornalisti, altro conto è che una roba del genere sia scritta nero su bianco dalle forze dell'ordine.Chi arriva a falsificare col pennarello la targa per violare le leggi può essere un personaggio capace di tutto, è il caso di derubricarlo con vezzeggiativi? Ovviamente oggi, poi, a seguito del comunicato stampa di cui sopra vedete un particolare, si è scatenata la ridda dei titoli dei giornali. E tutti hanno utilizzato quel termine: furbetti invece di parassiti e farabutti.