Iannozzi Giuseppe aka King Lear intervistato da Loredana Falcone

Creato il 29 marzo 2012 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

Iannozzi Giuseppe aka King Lear
intervistato da Loredana Falcone

(ottobre 2007)

Iannozzi Giuseppe aka King Lear

1) Conferisciti una carica politica

La politica inquina l’animo anche dell’uomo migliore.
Se proprio mi devo compromettere, allora Capo dello Stato.

2) La frase peggiore che ti è stata detta da una donna.

Una donna normale con te non ci verrebbe mai… dovrebbe essere o pazza o masochista… spero dunque per te che tu sia sadomaso, così almeno hai una minima possibilità di sco**re.

3) La frase peggiore che ti è stata detta.

Iannozzi, uno sciacallo affogato nello sterco e nel rancore. Giusto per non scavare troppo nel tempo, ovviamente oltre a diverse accuse sempre e solo da parte di anonimi che ci tengono a farmi passare per un vile fascista.

4) Dicono di te…

Che sono poeta. Che sono un dongiovanni. Ma non è giusto!

5) Dicono di te…

Che sono poeta. Che sono un dongiovanni. Ma non è giusto!

6) Ti senti sexy?

Narcisista all’ennesima potenza. Non ne ho mai fatto mistero con nessuno.

7) Una città dove non abiteresti mai.

Una città italiana? Firenze, per colpa della gente. Tutti oltremodo preoccupati a tirarsela.

8) Un paese dove ti negherebbero la cittadinanza.

In Russia mi farebbero fuori subito. Negli USA forse si limiterebbero a negarmi la cittadinanza.

9) La tua fiaba preferita da bambino.

Non è propriamente una fiaba: “I misteri del castello” di Sir Walter Scott.

10) Il nome del tuo orsacchiotto.

Non ho mai avuto un orsacchiotto. Un gorilla con addosso un chiodo marrone in similpelle e berretto anch’esso in similpelle. Ce l’ho ancora e si chiama Adriano, il Molleggiato.

11) Abitava nel buio sotto il tuo letto ed era…

La Morte, nella sua rappresentazione più classica. Continua a dormire ancora sotto il mio letto. Nelle notti bianche giochiamo a scacchi, più raramente a dama. Niente carte da gioco, non fanno per noi.

12) La cosa che non ti stancheresti mai di mangiare.

Il riso. Ogni piatto a base di riso.

13) De Magistris o Mastella?

De Magistris. Sicuramente. E’ un cognome imponente, che incute timore. Moderno e classico al contempo. Mi piace, un cognome così è difficile da dimenticare, incute rispetto.

14) La tassa che proprio non pagheresti.

L’IVA.

15) Vassallo, valvassore o valvassino?

Non sono portato a stare sotto, come vassallo di un signore, o il vassallo di un vassallo, o il lustrascarpe di vassalli e valvassori. Al limite posso accettare di essere un Signore, un Re e un Imperatore. E se non è disponibile nessun trono, allora apòlide o tiranno.

16) E se avessero ricacciato i Mille in mare?

Il tempo storico che viviamo è a dir poco medioevale, è come se i Mille non avessero fatto niente per l’Italia. I governanti che abbiamo avuto negli ultimi vent’anni sono stati capaci di cancellare radicalmente tutto quanto di buono ha fatto Garibaldi insieme ai Mille.

17) Hillary Clinton o Barack Obama?

Barack Obama, nel 1992, si fece in quattro per portare voti a Bill Clinton.
Nessuno dei due, né Hilary né Barack. Entrambi troppo legati a difendere le contraddizioni americane. Deve ancora nascere un uomo o una donna che possa rappresentare l’America in maniera sincera.

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