L'Ibisco
Specie
Hibiscus Rosa Sinensis: è il fiore per uso ornamentale più famoso, presenta quasi mille varietà ottenute da incroci tra le varie specie. Questa specie ha un portamento arbustivo, ha forma arrotondata e può arrivare agli otto metri di altezza. Può presentare fiori di colore rosa, bianco, giallo e scarlatto, grandi fino a quindici centimetri e, nei mesi da giugno a settembre crescono in maniera cospicua.
Hibiscus Siriacus: questa specie a carattere arbustivo trae la propria origine, come dice il nome stesso, in Siria, ha fiori di colore bianco o rosa, semplici oppure doppi, che si sviluppano da luglio ad ottobre. Può arrivare ad un’altezza di quattro metri.
Hibiscus Militaris: questa specie è perenne e nasce nel nord America, ha fiori a forma di campanula che possono essere di colore rosa o rosso e hanno il loro sviluppo nella stagione estiva.
Hibiscus Palustris: questa specie è perenne, ha origine in Asia ed America, il fusto è legnoso e coperto da peli, le foglie sono di forma ovale. I fiori si sviluppano nel periodo estivo ed hanno colore bianco o rosa. Può arrivare ad un’altezza di un metro e mezzo.
Hibiscus Trionum: questa specie ha origine in Africa, è annuale e presenta un portamento a cespuglio. Ha fiori di colore giallo o bianco-crema e marroni nella parte centrale che nascono nei mesi di agosto e settembre.
Hibiscus Mutabilis: questa specie nasce nella Cina del sud, non è molto coltivata, il nome deriva dalla caratteristica di mutare il suo colore con il cambiare del tempo.
Hibiscus Elatus: è tipico della Giamaica, si sviluppa in montagna e può arrivare ai venticinque metri di altezza.
Hibiscus Tiliaceus: si sviluppa nelle Isole Salomone ed è usato per produrre gonnellini per ballare.
Terreno e Tecniche Colturali
Per quanto riguarda la riproduzione bisogna distinguere tra Ibisco annuale e perenne, il primo si moltiplica per seme mentre il secondo per talea legnosa. Come detto molte altre volte, la moltiplicazione per seme ha l’inconveniente della non certezza di avere delle piante nuove uguali alla pianta madre, se si vuole ovviare a questa incertezza è bene procedere con la propagazione per talea. I semi dell’Ibisco sono di dimensioni molto piccole, vanno posizionati in file parallele quindi in modo uniforme nel terriccio adatto, se si procede con questa moltiplicazione, essa andrà fatta nel mese di marzo; fatto questo, il contenitore con i semi va posizionato in un luogo ombreggiato con una temperatura di circa 13-17°C e un’umidità costante. Se lo riterrete necessario, per prevenire lo sviluppo di funghi, insieme all’acqua per innaffiatura potrete unire un prodotto idoneo. A questo punto il contenitore va coperto con della plastica fino a che si vedranno i primi germogli, alla comparsa di quest’ultimi si toglierà la plastica, si esporranno ad una maggiore quantità di luce e si porterà la temperatura a circa 18°C. Quando le piantine avranno raggiunto un buon grado di crescita, si trapianteranno e si cureranno come delle piante adulte.
La moltiplicazione per talea legnosa si effettua tra i mesi di aprile ed agosto. Si preleva dalla pianta madre un germoglio con del legno, la talea, e si mette in un contenitore con del terriccio mescolato a sabbia di fiume, anche qui, a questo punto il contenitore va coperto con della plastica che non dovrà appoggiarsi alle talee e posizionato in una zona luminosa con una temperatura di circa 21°C. Controllate sempre il grado di umidità del terreno. Dopo tre-quattro mesi circa le talee avranno messo le radici e saranno così pronte per essere trapiantate nei vasetti.
Concimazione ed Irrigazione
Potatura
Malattie e Parassiti
L’ibiscu è soggetto all’attacco di molti parassiti che colpiscono soprattutto le foglie, ma è vittima anche di diverse malattie e, non per ultimo, come detto per molte altre piante, il suo danneggiamento può essere provocato dalle nostre cure non troppo attente.
Se notate che la pianta produce foglie ma non fiori, questo può essere sintomo di un apporto esagerato di concime, in questo caso bisognerà sospendere la concimazione per qualche mese e riprenderla piano piano.
Se la pianta ha preso molto freddo o delle gelate, può presentare delle foglie ingiallite e raggrinzite, bisognerà procedere spostando la pianta in un luogo più adatto soprattutto nella stagione invernale.
Come abbiamo detto nel paragrafo della concimazione, l’Ibisco, come tutte le piante, ha bisogno di un concime ricco di vari elementi, se notate che le foglie della pianta rallentano il loro sviluppo ed ingialliscono, questo sarà sintomo di carenza di azoto.
Se la pianta cresce in maniera molto lenta può darsi che le dimensioni del vaso che la contiene siano troppo piccole.
Un altro errore che possiamo commettere è di dare poca luce alla pianta, in questo caso essa presenterà boccioli che non si schiuderanno.
Due parassiti nemici di questa pianta sono la cocciniglia bruna e quella farinosa, la prima crea delle macchie scure sulla parte inferiore delle foglie; la seconda crea sulle foglie delle palline simili a cotone. come detto molte volte, si può togliere con un batuffolo imbevuto di alcool. Se la pianta è adulta si può procedere anche con la somministrazione di antiparassitari.
Altri parassiti nemici di questa pianta possono essere il ragnetto rosso e gli afidi.