IBS e Gluten sensitivity

Da Gftl

IBS e Gluten Sensitivity

IBS (Sindrome da Intestino Irritabile o Sindrome da Colon irritabile) e Gluten sensitivity sono correlate o in realtà la diagnosi della prima spesso nasconde la seconda?

A questo interrogativo si cerca di rispondere con diverse ricerche, piuttosto lunghe poiché è necessario condurre test in doppio cieco con controllo placebo, come in tutte le ricerche scientifiche e come in tutte le ricerche che riguardano la celiachia ed altre patologie intestinali.

Diversi sono infatti gli studi che hanno dimostrato come un numero elevato di pazienti che sono stati diagnosticati per IBS in realtà si rivelano sensibili al glutine, quindi affetti da gluten sensitivity, il cui nome completo è – per ora – gluten sensitivity non celiaca, come sottolineano i ricercatori, poiché tale patologia è cosa diversa dalla celiachia.

Ma cos’è l’IBS?

I sintomi dell’IBS (Sindrome da Intestino Irritabile) sono

  • dolore addominale
  • gonfiore addominale
  • alternanza di stipsi e diarrea
  • presenza di muco nelle feci

che si associano a

  • emicrania
  • depressione
  • ansia
  • fatica cronica
  • insonnia
  • fibromialgia
  • cistite
  • dolore cronico alla pelvi
  • dolore all’articolazione temporo-mandibolare (in alcuni casi)

Inoltre l’IBS si presenta spesso in associazione con altre patologie dell’intestino, che come descritto in questo articolo è l’altro cervello del nostro corpo; queste patologie sono il reflusso gastroesofageo, la dispepsia ma soprattutto la celiachia e la gluten sensitivity, poichè molti dei sintomi si sovrappongono. Infatti, anche la diagnosi di IBS è una diagnosi per esclusione – che è cosa molto diversa dall’autodiagnosi.

Uno studio recentissimo, pubblicato a metà del 2015 (Shahbazkhani et al.), ha messo in evidenza, attraverso un test in doppio cieco con controllo placebo condotto su una popolazione di pazienti scelta in base ai criteri internazionali di Roma (Rome III Criteria), che in molti casi la diagnosi di IBS in realtà nasconde quella di gluten sensitivity e che la remissione della sintomatologia si ha solo quando si osserva e si mantiene una dieta aglutinata.

Poiché la sintomatologia dell’IBS spesso si sovrappone ad altre patologie, grazie al progresso delle conoscenze, è stato osservato che molti pazienti diagnosticati come IBS in realtà presentano una sensibilità verso alcuni composti presenti nel cibo, nello specifico lattosio, glutine e FODMAPs (Oligo-Di-Monosaccaridi e Polioli Fermentabili). Poiché in alcuni pazienti diagnosticati come IBS è stata poi in realtà osservata una severa gluten sensitivity senza danni alla mucosa intestinale, non è del tutto chiaro in che modo discriminare tra l’una e l’altra, poiché non solo il glutine può influenzare la sensibilità intestinale; infatti sarebbe più corretto parlare di una sensibilità alimentare ad ampio spettro.

Va sottolineato che molti pazienti diagnosticati per esclusione come gluten sensitive, oltre a mantenere una dieta aglutinata, devono eliminare altri alimenti dalla dieta, come i latticini (non solo per il lattosio, ma anche per le proteine del latte) e anche i FODMAPs.

Nello studio di Shahbazkhani et al., dopo aver definito i criteri di inclusione ed esclusione dei pazienti dal gruppo di studio, dopo aver attentamente pianificato il percorso sperimentale e la compliance alla dieta, i risultati ottenuti sono stati validati attraverso analisi statistiche. Tutto questo ha dimostrato come sia fondamentale distinguere tra le patologie, nello specifico tra IBS e gluten sensitivity, poiché la seconda può essere trattata in maniera opportuna con la dieta aglutinata, diminuendo o addirittura evitando una terapia farmacologica a lungo termine e i suoi relativi effetti collaterali.

Inoltre, è stata osservata una differenza sostanziale alla dieta aglutinata tra i componenti del gruppo e quelli del controllo placebo, a dimostrazione che la remissione dei sintomi osservata migliorava sensibilmente in virtù dell’assenza di glutine nella dieta.

Altro risultato emerso in questo studio è che in molti casi non è solo il glutine a causare l’ipersensibilità agli alimenti, poiché come è stato già detto anche i FODMAPs e il lattosio con le proteine del latte possono avere un ruolo importante. Certamente, il trattamento di una patologia attraverso una dieta bilanciata, ma privata di composti in grado di “eccitare”, “scatenare” tale ipersensibilità apre delle prospettive per chi soffre di una malattia cronica, prospettive che però spesso dipendono anche dalla fruibilità dei prodotti “senza” (senza glutine, senza lattosio, senza proteine del latte, senza FODMAPs, ecc.). In ogni caso, una dieta a basso contenuto di FODMAPs va consigliata e applicata con molta cautela e va assolutamente evitata nei casi asintomatici, poiché il seguire questa dieta potrebbe poi nascondere la diagnosi di altre ipersensibilità alimentari.

Per una corretta diagnosi che riesca a discriminare tra patologie con sintomi che si sovrappongono è fondamentale l’applicazione di un protocollo diagnostico, che nel caso della gluten sensitivity è il Criterio di Salerno. Ovviamente, sia i criteri diagnostici sia poi l’aderenza alla dieta come terapia vanno effettuate sotto stretto controllo medico specialistico.

Infine, questo studio delinea un percorso diagnostico di esclusione che è in grado di discriminare tra le diverse patologie.

Fonti

www.humanitas.it

www.gastroenterologiaunibo.it

Shahbazkhani et al., 2015, Nutrients, 7, 4542-4554

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