Scritto da: Carlo Bonaccorso 25 agosto 2014 in Notizie dal mondo Inserisci un commento 28 visite
Sembra una battuta poco carina, in realtà è quello che è successo. Corey Griffin, il co – fondatore dell’ormai famoso gesto del gavettone d’acqua gelata, nato per sensibilizzare la gente nella lotta contro la SLA, è deceduto annegando a Nantucket nel Massachusetts a soli 27 anni. La tragedia ha lasciato tutti di stucco.
Stando alle prime ricostruzioni, Griffin intorno alle due del mattino (le otto in Italia), si sarebbe diretto al porto della piccola isola americana per fare un tuffo in mare dall’edificio “Straight Wharf” situato proprio nel porto di Nantucket. Secondo il Boston Globe, “è risalito in superficie, poi è annegato e non è più riemerso”.
La lotta di Corey Griffin contro la SLA
Corey Griffin aveva da poco lasciato una raccolta fondi destinata proprio alla lotta contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica, di cui è un attivo promotore dal 2012, anno in cui venne diagnostica la suddetta malattia ad un suo caro amico.
Da lì l’impegno concreto e l’invenzione dell’Ice Bucket Challange come gesto per far conoscere al mondo la gravità della SLA. L’iniziativa, promossa dall’ASL Association, associazione americana impegnata nella ricerca contro questa terribile malattia, ha riscosso un enorme successo sia in termini di diffusione, sia in termini economici. La cifra raccolta fino ad ora è di 42 milioni di dollari.
Il gesto, nello specifico, consiste nel farsi rovesciare addosso un secchio d’acqua fredda così da provare la sensazione di blocco fisico che i malati di SLA vivono quotidianamente; una volta fatto questo, bisogna “sfidare” altre persone a scelta a fare altrettanto. Il tutto ovviamente invitando a donare all’associazione che si occupa della raccolta fondi. La diffusione nei social network è stata subito virale ed ha coinvolto VIP e gente comune.
Di questo successo, però, il povero Griffin non potrà gioirne in quanto una morte beffarda lo ha portato via per sempre.