Icelandic Tale #11 - Delicious Simmental

Creato il 28 luglio 2013 da Mapo
Rifugio di Landmannalaugar, ora di pranzo. Rovistiamo negli zaini in cerca di qualcosa di commestibile, in quella zona grigia ed indefinita dive datteri e salame nostrano navigano un mezzo a calzini puliti e Kway colorati.Da giorni ci nutriamo di pane e scatolette, salvo rare e graditissime eccezioni. Scopro pescando al buio in una tasca laterale dove di solito tengo la pila frontale (mai accessorio più inutile nella regione del mondo dove il sole non tramonta mai), che oggi è giorno di Simmenthal. E mentre proprio in questo istante mi rendo conto di sapere come si scrive, segno evidente che le campagne di marketing passate hanno lasciato il segno nonostante la scadente qualità di un prodotto che rasenta quella del cibo per cani, mi sento di proporre un nuovo spot promozionale, che possa magari fungere da cavallo di battaglia per esportare questa gelatina di carne anche in questa terra fredda e inospitale.

Tiro la linguetta, mi accingo ad esercitare con il pollice la calibrata e attenta pressione a cui sono ormai allenato, ed ecco che invece del rassicurante rumore metallico del coperchio che cede, il silenzio viene rotto da un "crack" un po' anomalo: la linguetta mi resta in mano, ben salda tra indice e pollice con la scatoletta appoggiata sul tavolo, irrimediabilmente chiusa. Sento salire il panico (e la salivazione). Mi guardo intorno disperato, in cerca d'aiuto. Per fortuna tutti i campeggiatori del mondo sono più attrezzati dei sottoscritti, che da buoni pacifisti girano l'Islanda disarmati di gas e coltellino. Mi avvicino a un grande obeso tedesco, spiaggiato su un tavolo di legno da picnic. Ha un cappello, il petto nudo e sembra sapere il fatto suo mentre sorseggia una birra locale.Mimo l'incidente, forse facendogli un po' pena, ed ecco che questo signore imbiancato trova non so dove nel suo minuscolo zainetto un apriscatole con cui comincia a percorrere il perimetro della Simmenthal, sotto il mio sguardo attento di cane affamato davanti al padrone con la scatola di crocchette ancora chiusa.Ma quando è giunto quasi alla fine ecco un impercettibile cedimento; la mano scivola, e un piccolo frammento di gelatina giallastra plana sul tavolo di legno, proprio davanti a lui.Come se niente fosse si ferma, raccoglie il satellite dal  legno con uno dei suoi possenti indici, e poi se lo infila in bocca.Mi guarda negli occhi. I suoi sono azzurri, sorprendentemente vivaci ed atrivi.Mi guarda negli occhi e ha un'espressione da Giuliano Ferrara d'oltralpe.Mi guarda negli occhi e dopo aver lentamente assaporato e deglutito, apre la bocca e sorridendo beato, con il viso a tre quarti, come in posa, mi dice "Delicious".
- Fine della pubblicità. Il film sta per ricominciare. Si prega la gentile clientela di tornare ai propri posti -

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