Ichino chi?

Creato il 13 marzo 2014 da Marcopress @gabbianone

Zanolla, Renzi choc?
Le rendite finanziarie al 26%: giusto così.
Perché?
Perché nel resto d’Europa sono più alte, corretto almeno accorciare le distanze. E poi perché in Italia devi iniziare a tassare il patrimonio, non più solo il lavoro.
Ma?
Il ritorno è poca cosa. Lui ha calcolato 2,6 miliardi. Ma sarà meno, molto meno. E alla lunga ci sono solo svantaggi: la gente non investirà più in borsa.
Tu cos’avresti fatto?
Avrei abbassato il costo del lavoro. Ma non agendo a favore di chi ha redditi bassi.
Perché?
Perché lì dentro ci sono quelli che non dichiarano nulla e quelli che evadono.
E allora?
Si doveva tagliare la spesa corrente e abbattere l’Irap sulle imprese.
A tutte?
A quelle che assumono.
Facile, e invece?
E invece un fallimento. O quasi.
Ichino sostiene che i 1.000 euro in più all’anno riavvieranno i consumi.
Secondo me no. Cito una chiacchiera da bar. Se tu aumenti di 80 euro al mese lo stipendio di chi guadagna 1.500 euro al mese, quello non va nei negozi, va dai cinesi.
A fare i massaggi?
(Ride).
Quindi Ichino chi?
La riforma del lavoro di Ichino era ok. Peccato che poi la Camusso l’ha stravolta e ha impedito a Monti di portarla avanti. I sindacati, cazzo.
Orpo, cosa?
Bisogna tagliare il miliardo di contributi che i sindacati portano a casa ogni anno.
Tra tre mesi che ne sarà di Renzi?
Non ci sono soldi, non cambierà alcunché. Se non si interviene sulla spesa. Ma le lobby lo impediranno.