Il LA Times ha ipotizzato un offerta gratuita per il primo anno e poi 25 $ annui, questa mi sembra una soluzione molto intelligente per attirare vecchi e nuovi utenti.D'altro canto Apple, per fornire il servizio, ha dovuto stringere accordi onerosi con le varie case discografiche quindi un costo per l'utente finale, seppure basso, è plausibile.-Capiente: non dico che lo spazio di storage dovrebbe essere infinito (i terabyte si pagano) ma la limitazione dovrebbe essere perlomeno 50/100 gb ad utente (ad esempio google vende 80 gb a 20 $ per l'archiviazione on line dei propri file) meno non avrebbe senso.-Gestione musica "non legale": chi di noi ha tutta la libreria comprata scagli la prima pietra, e questo Apple lo sa benissimo, Amazon e Google con i loro rispettivi servizi musicali concorrenti hanno dichiarato che filtreranno le canzoni "non legali" (come non si capisce dato che i diritti DRM sono stati tolti, almeno da iTunes, da un po' di tempo), iCluod farebbe il colpaccio se invece non facesse questo distinguo.-Integrata: su questo non credo ci siano dubbi, i nuovi sistemi operativi avranno l'icona e i collegamenti adatti ad un uso semplice ed intuitivo del servizio, il contrario sarebbe l'anti-Apple.
-Conclusioni: servizo con potenzialità altissime se impostato in una certa maniera, raramente Apple ha fallito l'approccio verso l'utente finale, ultimamente mai, quindi mi aspetto grandi cose dalla nuvola.