L'ultima cosa che ho pensato prima di arrivare a Palazzo Saluzzo Paesana è stata: "Ma no, che bisogno ho di cambiarmi per l'anteprima stampa? Di solito i giornalisti sono vestiti male!". Mi sbagliavo. Erano tutti vestiti bene, più che bene. Ma avrei dovuto aspettarmelo, visto che nello storico edificio torinese si teneva una mostra collettiva dedicata alla regina del pop, Madonna.
Dal 19 al 24 novembre, infatti, Palazzo Saluzzo Paesana è stato il palcoscenico di ICONIC - Portraits & Artwork inspired by "The Queen of Pop", esposizione curata da Gabriele Ferrarotti in collaborazione con Ettore Ventura. In occasione delle uniche date italiane del Rebel Heart Tour della cantante, che è tornata a Torino dopo venticinque anni, un gruppo di creativi e talentuosi fan di Madonna ha creato un eccentrico insieme di rappresentazioni iconiche dell'artista stessa.
"Lo stile barocco del Palazzo è per certi versi affine al personale gusto estetico della cantante, che ha più volte dichiarato la sua passione per l'Italia e in particolare per l'epoca settecentesca, la stessa del Palazzo, e consente di creare, grazie all'estrema contemporaneità delle opere che verranno esposte, un effetto di contrasto che da trent'anni caratterizza molta della produzione artistica della cantante", ha dichiarato Ferrarotti, sottolineando la scelta non casuale della location.
I lavori dei venti fan-artisti sono stati realizzati con le più svariate tecniche di esecuzione per raccontare la loro personale interpretazione della "Regina del Pop". Acquarelli, bambole, arte digitale, pastelli, litografie e un'installazione speciale studiata dall' hair stylist Franco Curletto, altro grande ammiratore della cantante, che ripercorreva in chiave pop le acconciature più mediatiche della ultratrentennale carriera di Madonna.
Alcune delle opere esposte sono state scelte da Madonna stessa per entrare a far parte dello straordinario video che anima il palco del suo concerto durante la performance della traccia Rebel Heart, mentre altre hanno più volte trovato spazio sul profilo Instagram della cantante.
Eravamo tutti lì a bere vino bianco ghiacciato o un "rosso temperatura ambiente" e a mangiare certi strani stuzzichini offerti da camerieri-modelli, mentre una ragazza in abito da sposa (uguale a quello che Madonna indossava nel celebre e all'epoca scandaloso video di Like a Virgin e che ritrovate anche nella cover dell'omonimo album) si aggirava per le eleganti stanze del palazzo, perfettamente armonizzata con un allestimento visivamente perfetto.
Io e il mio zainetto, alla fine, ce l'abbiamo fatta a superare gli sguardi disgustati dei fascinosi partecipanti di questa anteprima. Complici i quattro calici di vino e la bellezza delle opere esposte, siamo tornati a casa canticchiando Like a Virgin e con la voglia di comprare un reggiseno a punta.