Pare che trovare un regalo che possa piacermi sia complicato: naturalmente non la penso in questo modo, tuttavia ho pensato a delle cose che vorrei avere per Natale ed è saltato fuori che non sono tutte sostenibili, del resto anche io ho più di un difetto!
- In cima alla wish list ci sono le calzamaglie in bambù e quelle in lana, possibilmente con un’alta percentuale di questi tessuti e con una bassa percentuale di elastan (meglio di brand sostenibili). Il bambù e la lana sono l’ideale per combattere il freddo, mentre l’elastan serve per farle aderire alle gambe
Sono molto freddolosa, in compenso amo il caldo dell’estate, sto benissimo senza condizionatore!
Secondo
- Sulla strada di Francesco De Gregori e Sotto casa di Max Gazzè, due tra i miei cantanti preferiti.
Terzo
- Il libro A occhi aperti di Mario Calabresi, ho letto tutti i suoi libri, mi manca quest’ultimo!
Quarto
- Un cappello 80/100% lana, modello basco. Colori tutti, tranne nero, marrone, celestino, avana (tonalità che accentuano la tintarella di luna che mi ritrovo!)
Quinto
- Un pigiama di flanella super pesante, colori come sopra (meglio di brand che garantiscono la sostenibilità dei tessuti utilizzati)!
Sesto
- Una vera cassata siciliana, pensavo non mi piacesse, ma dopo averla assaggiata ho cambiato idea! (Qui entro in conflitto con il km zero, perchè la Sicilia non è dietro l’angolo, ma non mancano le buone pasticcerie locali in grado di replicare sapientemente la ricetta sicula).
Settimo
- Taralli originali pugliesi, sono la mia debolezza dai tempi universitari … colpa (o merito!) di una mia amica pugliese. Ne posso mangiare chili, smetto solo quando finisco il pacco!
Ottavo
- Qualche ora di relax alle terme!
È tutto
Anna Simone
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