Barricate e posti di blocco sono stati eretti all’ingresso dei quartieri di Bujumbura dove ancora oggi si sono riversati nelle strade gli oppositori di Pierre Nkurunziza: lo dicono fonti locali della MISNA, riferendo di un clima di tensione e attesa per il primo discorso del presidente dopo il suo rientro nella capitale.
“Nei quartieri di Musaga e Kanyosha la gente teme rappresaglie da parte degli Imbonerakure, i miliziani che sostengono Nkurunziza e il suo partito Cndd-Fdd” sottolineano da Bujumbura. In città da qualche ora non si sentono spari, aggiungono le fonti, ma l’atmosfera resta carica di tensione.
Giunto da Ngozi, la sua città natale, nel pomeriggio, Nkurunziza ha appena pronunciato un discorso alla televisione nazionale. Prima ha ringraziato le forze di sicurezza e di polizia per la loro “efficacia” nel “bloccare” il tentativo di golpe guidato dal generale Godefroid Niyombare. Poi ha sottolineato l’esistenza di un legame tra le manifestazioni contro un suo terzo mandato alla guida dello Stato e i fatti dei giorni scorsi. Infine ha ammonito che “a nessuno sarà permesso di incendiare” il Burundi e che nel paese non sarà più combattuta alcuna guerra.
Secondo le fonti della MISNA, le forze di opposizione che hanno animato la protesta sarebbero determinate a continuare. Esponenti degli Imbonerakure hanno invece respinto l’accusa di essere pronti a scatenare rappresaglie, sostenendo di volere soltanto garantito il diritto dei burundesi di votare alle elezioni di giugno. Conferme e smentite, infine, su un arresto del generale Niyombare. (Fonte MISNA)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)