Nel dossier che illustrava le ragioni della candidatura, intitolato “Tasting the landscape”, presentato a Città del Capo dall’assessore allo Sviluppo del Comune di Torino Enzo Lavolta e “sponsorizzato” dalla delegazione dell'AIAPP (l'Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio), il capoluogo piemontese ha sfoggiato il meglio di sé per convincere gli architetti dell'IFLA. In vetrina non solo la straordinaria bellezza, armonia e varietà del paesaggio, con i suoi settemila metri quadri di aree verdi urbane, tra parchi, giardini, viali alberati, i fiumi e la cortina innevata delle Alpi sullo sky-line della città. Ma anche l'offerta turistica, culturale, artistica e gastronomica, ricca di eccellenze, ha il suo peso. A questi punti di forza si aggiungono le numerose opportunità di shopping, la capacità organizzativa affinata nel corso dei grandi eventi (come i Giochi olimpici Invernali 2008); la dotazione infrastrutturale e di servizi congressuali che hanno la loro punta di diamante nel Lingotto, definito “the new heart” di Torino. E “Tasting the landscape” sarà anche il tema affrontato nel Congresso dell’IFLA che richiamerà da tutto il mondo professionisti della cura del paesaggio e architetti a Torino.
La sintonia con l'ambiente, la cura e salvaguardia del paesaggio – questo il tema centrale – richiedono un approccio multi-sensoriale, così come avviene per un cibo raffinato o per un vino di pregio. Questo approccio, con l'attivazione di diversi canali di percezione (i sensi, la mente, la cultura, la conoscenza), produce effetti benefici nella cura del paesaggio, sia in termini di sostenibilità ambientale che di qualità della vita. A corollario del Congresso saranno previsti dei tour tecnici per gli architetti. Oggetto di visite e di studio, le nuove aree di sviluppo urbano sospese tra un passato industriale e un presente “verde”, i parchi e i giardini della città moderna, i lungofiumi, i giardini storici e le ville reali dei castelli e delle residenze di caccia circostanti. Si tratta, dunque, di un'occasione per tracciare un bilancio del lavoro svolto dall'amministrazione comunale torinese per il miglioramento della qualità ambientale del territorio. Ma anche, come ha sottolineato il sindaco Piero Fassino, di un'occasione per promuovere in un contesto internazionale le bellezze storiche e naturali del territorio, coniugando natura e tecnologia, cultura e benessere.
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