Iginio Massari

Da Fausto Morabito @chezmoibyfausto
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Iginio Massari, ovvero:  “Come si può vivere a meno di 15 chilometri dalla Pasticceria Veneto e non desiderare di varcare la soglia della pagina più importante della storia del mondo dolciario italiano, se si è golosi?

Venticinque anni fa non avrei riconosciuto la fisionomia del maestro Iginio Massari anzi, non avevo la minima idea che, già all’epoca, fosse un punto di riferimento per il mondo della pasticceria , ricordo però le ripetute colazioni in quel locale, dettate dal piacere di assaggiare ogni giorno qualcosa di nuovo.

Qualche settimana, questo il periodo che ho trascorso in “zona via Veneto” ed in cui la colazione in quella pasticceria era diventata il mio rito quotidiano, poi (per tanti motivi) non ho varcato più quella soglia per tanti anni e, contemporaneamente, il prestigio di quel pasticcere e del suo locale varcava i confini internazionali e tutto il resto è storia.

Una storia di passione, di applicazione, di studi, di tenacia, di curiosità, di tecnica, di grande comunicazione e disponibilità e, naturalmente, (perché quando tante caratteristiche sono presenti in un unico individuo non può non accadere) una storia di grandi e crescenti successi.

Tante pagine sono state scritte e tanto altro inchiostro e tante immagini racconteranno del maestro Iginio Massari e delle sue creazioni, dei suoi lievitati e del suo amore per l’arte pasticcera; io non sono uno scrittore, né un tecnico, né un giornalista, ma ho avuto il piacere di fissare un incontro con lui ed averlo “tutto per me” per quasi un’ora ed ho potuto conoscerne qualche sfaccettatura, chiacchierando di tanti argomenti.

Non vi svelerò segreti, non avrei molto da dirvi,  ma posso rivelarvi che dietro la prima impressione (che ognuno di voi potrà farsi) si è rivelato un uomo estremamente disponibile e paziente, questo l’Iginio Massari con cui sono stato, seduto al tavolino di fronte alla cassa della pasticceria… uguale a quella che avevo lasciato tanti anni fa.

Chiacchierando  non solo di di dolci e tecniche, ma di aspetti e risvolti diversi, cogliendo dal suo tono il piacere di parlare e di rapportarsi, senza alcun piedistallo, sentirlo rispondere ad una telefonata dando indicazioni di natura tecnica su temperature di lavorazione dei tuorli e di trattamenti su zeste di limone, anfitrione anche nell’accompagnarmi dietro il banco (presentandomi la signora Massari) e precedendomi lungo le scale che conducono nel laboratorio.

Luogo in cui prendono forma quei piccoli e grandi capolavori che riempiranno (per poco) le vetrine, prima di trasformarsi in piacere per il palato dei clienti, un laboratorio grande, pieno di mille attrezzature e con un grande bancone che separa l’area “cioccolateria” dal resto, in cui regna sovrana la pulizia ed essendo le 19, 40 si percepisce un grande silenzio, dettato solo dall’orario.

Risalire le scale per tornare a sedersi, consumare insieme un caffè e ritrovarsi a parlare, vederlo prendere e sfogliare un giornale per farmi vedere un lungo articolo sul World Pastry Stars, con l’orgoglio di chi sa di avere appena prodotto il suo ennesimo capolavoro, sentirlo  chiedere del mio lavoro, dei miei interessi, chiedergli dei suoi corsi alla Cast Alimenti, alzarmi insieme a lui, chiedergli di poter fotografare il banco  e farmi consigliare quattro torte (tra quelle in vetrina), che rappresentino Iginio Massari … ed ecco giungere il momento dei saluti, con la voglia di tornare, presto.

Ed all’uscita, osservando la sua fisionomia, cercare di immaginare quel viso e quella fisicità “incorniciate” in una veste diversa da quella che ha “cucita addosso”… e , carico di delizie, fantasticando, mi ha solleticato l’idea che, se proprio non “il Pasticcere”, non avrebbe potuto essere altro che  un magnifico … Cardinale!!!!!

Fragolosa

Tiramisu


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