Ad esempio guardate come sono ridotti i Fori Imperiali che il Sindaco vuole riqualificare e pedonalizzare. Riuscite a contare la quantità (oltre che a compulsare la qualità) degli abusivi presenti su uno solo dei due marciapiedi? Beh qui le cose potrebbero essere risolte coinvolgendo gli abusivi. Li si potrebbero riutilizzare come guide turistiche, si potrebbero fare dei chioschi fissi, un po' più bellini, che vendano roba contraffatta e lo spettacolo dei fachiri che se ne stanno sospesi nel vuoto potrebbe essere reso a pagamento con tanto di pagamento dei diritti SIAE. Magari i padroncini mafiosi di questi traffici potrebbero essere riutilizzati come facilitatori del traffico, per avvisare, con modi spicci, le auto che ormai bisogna girare solo su Via Cavour e molti abusivi potrebbero essere, in questo tratto, ospitati sugli autobus in transito, sia turistici che di linea, in modo tale che i nostri visitatori potranno acquistare torridipisa, magliettedetotti e daviddidonatello direttamente senza scendere dal torpedone.
Scherzi a parte, il Sindaco dovrebbe capire, quando sarà meno rintronato dal racket del suo stesso partito che gli impedisce di fare una Giunta degna di una capitale europea, che l'unico posto che si può trovare a degli ambulanti abusivi, come accade in tutto l'occidente civilizzato ed evoluto, è in galera.
Mandare il messaggio per cui se sei abusivo a Roma non solo nessuno ti torce un capello, ma quando qualcuno dovesse metter mane al territorio da te mafiosamente occupato la prima preoccupazione che avrà sarà quella di trovarti un lavoro, significa comunicare a tutti i derelitti del mondo di venire qui. L'unico paese dove le regole solo un optional e dove se sei illegale, abusivo e criminale hai molti più diritti dei cittadini normali. In Italia ci sono 6 milioni di disoccupati e una situazione di pre-guerra civile causa crisi, e il sindaco della principale città del paese pensa a trovare lavoro all'esercito degli abusivi... Ovviamente siam qui nella speranza che questo articolo venga smentito quanto prima.