Un monumento sospeso tra il bene e il male: tra le sue quinte che ricordano le Aide nazionalpopolari dell'Arena di Verona hanno transitato migliaia di prigionieri destinati ai campi di sterminio tedeschi. Un mondo sospeso tra divertimento e dramma, tra vitalità e dolore, tra futuro e morte.
La sagoma della stazione, recentemente dedicata a Madre Francesca Cabrini, la santa dei migranti, resta a memoria di un particolare flusso migratorio di persone: quello dei deportati del nazifascismo.
Onoriamoli anche oggi in questa bella significativa giornata d'estate, non soltanto nel freddo austero 27 gennaio.