I più vulnerabili tra i deboli sono i bambini: Save the Children ha dedicato oggi la giornata internazionale del rifugiato, ai minori non accompagnati, che dopo le disavventure di viaggi lunghi e costellati di maltrattamenti e sevizie sono infine riusciti ad arrivare vivi in Europa.
Secondo il computo dell'organizzazione umanitaria tra Roma, Milano ed altre frontiere europee sono al momento 2.000 i minori non accompagnati che hanno raggiunto l'Occidente, ma sono ancora in fuga, quindi non ancora accolti e collocati adeguatamente.
Dall'inizio di quest'anno i minori non accompagnati che hanno raggiunto le nostre frontiere sono 3.622 su un numero complessivo di 5.669 minori che sono arrivati in Italia via mare.
Vengono dall'Eritrea, dalla Siria, dall'Iraq, dalla Libia ed in gran parte hanno vissuto esperienze disumane ed agghiaccianti: tenuti prigionieri ed in ostaggio con lo scopo di estorcere denaro alle famiglie, picchiati e costretti a viaggiare in condizioni terribili e precarie.
Ciascuna delle storie raccolte è di fatto una denuncia contro il traffico senza scrupoli dei mercanti di uomini e contro l'indifferenza, quando non l'aperta ostilità delle nazioni europee.
Certo i sopravvissuti, i ragazzi e ragazze, i bambini e bambine, che sono arrivati qui vivi, dovranno per il resto della loro esistenza trovarsi a fare i conti con una esperienza devastante anche (ma non soltanto) sotto l'aspetto psichico ed emozionale, certo si tratta di piccole persone dotate di grande forza e voglia di vivere e soprattutto verso i quali l'umanità intera e l'Europa in particolare ha dei doveri ineludibili.
Save the Children ha attrezzato a Roma presso la stazione Tiburtina ed a Milano presso la stazione centrale spazi per l'accoglienza di tutti i bambini, programmando per loro attività ricreative ed educative di supporto.