Che sia nel bene o nel male tutti gli appassionati di tecnologia avranno sentito almeno una volta il nome di Xiaomi, colosso hi-tech Cinese che sta velocemente divorando il mercato asiatico degli smartphone. I dispositivi Xiaomi vengono raramente diffusi in Occidente, il bersaglio dei suoi smartphone economici ma potenti è infatti la Cina stessa, mercato in cui ha ormai quasi l’egemonia totale. L’ultimo anno è stato un vero e proprio periodo d’oro per la compagnia, che ha visto triplicare le vendite rispetto il 2013.
I numeri di Xiaomi rispetto al 2014 sono impressionanti, l’azienda ha venduto 61.1 milioni di smartphone rispetto i 18.7 milioni dell’anno precedente, un salto davvero prepotente che ha messo alle corde gli altri brand presenti nel paese. La tattica di lanciare parecchi dispositivi economici durante l’anno non ha fruttato molto denaro alla compagnia, essa ha aumentato i ricavi infatti del “solo” 135%, facendo andare nelle casse della compagnia 74.3 miliardi di yuan (11.97 miliardi di dollari). La tattica di Xiaomi è però chiara, tramite la vendita di dispositivi economici ma performanti ha velocemente inghiottito il mercato locale, una strategia che abbassa si i ricavi ma che la rende estremamente competitiva. Ennesimo esempio della instancabile fornace creative dell’azienda è la presentazione qualche giorno fa del Redmi 2, nuovo smartphone che offre un processore Snapdragon 410, 8 megapixel di fotocamera esterna e 2 megapixel di fotocamera frontale e supporto Dual SIM LTE, il tutto al prezzo di 699 Yuan (112 dollari).
A quanto pare la tigre asiatica non da segno di volersi fermare, come ve ne abbiamo parlato qualche giorno fa, la compagnia ha iniziato a sviluppare più approfonditamente il reparto PC, nuovo tassello del grande puzzle egemonico di una azienda che potrebbe presto uscire dai territori del Celeste Impero per sfidare a casa loro i propri rivali.
Fonte – Engadget
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