Il 2015 su PlayStation 4 - Recensione di piattaforma - Speciale

Creato il 16 dicembre 2015 da Intrattenimento

Analizziamo gli ultimi dodici mesi dell'ammiraglia di Sony

Quest'anno abbiamo deciso di proporvi una serie di articoli riassuntivi nei quali avremo cura di analizzare tutti i dettagli che hanno, in un modo o nell'altro, contrassegnato ogni singola piattaforma di gioco negli ultimi dodici mesi. Dopo la nostra panoramica del mercato PC, andata online nella giornata di ieri, è giunto il momento di concentrarci sui risultati conseguiti da PlayStation 4. Il 2015 è stato un anno di importanti traguardi per l'ammiraglia di Sony e gli argomenti da ripercorrere in questa sede non mancano affatto. Nella parte finale del pezzo abbiamo anche lasciato un piccolo spazio per alcune sintetiche riflessioni in vista dell'anno che verrà. Buona lettura!

twittalo! Sony ha già piazzato oltre 30 milioni di PlayStation 4 a livello mondiale

Esclusive e remastered

La line-up 2015 andata in scena su PlayStation 4 non può non essere associata in primo luogo al lancio di Bloodborne, nuovo esponente del genere Soulslike che ha permesso a Hidetaka Miyazaki e alla sua From Software di sdoganare la propria formula nei confronti di un pubblico sensibilmente più ampio. La matrice dell'incubo ha avuto un notevole appeal, vuoi per le ispirazioni tratte dalla letteratura di Lovecraft, vuoi per le nuove caratteristiche del combat system, pur rimanendo fedele ad un'impostazione estrema e a un elevato tasso di sfida. Poco importa se l'agguerrita concorrenza di The Witcher 3 gli ha impedito la conquista del Game of the Year in occasione dei recenti Game Awards: nell'ottica di Sony il titolo di Miyazaki si è guadagnato un ruolo centrale non solo in virtù della sua qualità, ma anche sul piano delle vendite, avendo piazzato oltre due milioni di copie nel periodo compreso tra marzo e settembre. Numeri che certamente sono migliorati ancora grazie al recente esordio dell'espansione intitolata The Old Hunters. Ma gli ultimi dodici mesi di Sony ci hanno portato in dote anche Until Dawn, avventura horror di derivazione slasher che ha recuperato la tradizione di pellicole cinematografiche come Venerdì 13, La Casa e Non Aprite Quella Porta, dando modo ai giocatori di immedesimarsi in un'esperienza breve ma intensa, ricca di bivi narrativi e di alcuni colpi di scena. Buoni esiti sono stati prodotti anche da parte di Dragon Quest Heroes. Francamente avremmo dato poco credito a questo spin-off della serie ruolistica di Square Enix, che al contrario recupera i lati vincenti del genere musou e li adatta a un universo di riferimento completamente avulso dal filone di Dynasty Warriors. Spostandoci verso le produzioni di dimensioni più ridotte dobbiamo per forza di cose citare Tearaway Unfolded, che ha riproposto in chiave rinnovata il già ottimo Tearaway Avventure di Carta apparso su PlayStation Vita nel 2013, ma anche Helldivers, divertente action shooter con visuale isometrica sviluppato da Arrowhead Game Studios in collaborazione con SCEA. E poi c'è stato Everybody's Gone to the Rapture, esperienza contraddistinta da spunti minimali, orientata a un ermetismo interattivo, e ancora prima comunicativo, che per certo si sposa con un target di mentalità un po' più aperta. Le note positive sono proseguite anche sulla scorta di una moltitudine di prodotti qualitativamente notevoli derivati dal panorama PC e sdoganati nel mondo console proprio da Sony. Rocket League, The Talos Principle, The Vanishing of Ethan Carter e SOMA sono i primi nomi che ci vengono in mente dovendo riflettere su questo specifico segmento del mercato e a ben vedere sono stati approdi di una certa rilevanza per diversificare l'offerta rispetto ai tradizionali titoli Tripla A. Il 2015 ha confermato anche un trend ormai consolidato: la presenza delle edizioni rimasterizzate, da un lato apprezzate e vincenti, dall'altro avversate e viste come uno dei tanti mali contemporanei. La Nathan Drake Collection dedicata ad Uncharted è la migliore del lotto, ma non possiamo dimenticare nemmeno le riproposizioni di God of War III, Journey e di un grande classico di fine anni '90 come Grim Fandango. A nostro avviso anche il bilancio della Instant Gaming Collection di quest'anno si è chiuso positivamente. Gli abbonati al Plus hanno avuto modo di scaricare senza costi aggiuntivi oltre cinquanta titoli, tra i quali spiccano la seconda stagione di The Walking Dead e tanti progetti indipendenti di qualità molto elevata, come The Swapper, Guacamelee!, Super Meat Boy e Broken Age. Dopo aver passato in rassegna tutti i principali aspetti positivi che hanno riguardato il versante software, è il caso di fare una sintesi anche delle delusioni o dei lati meno incisivi. Tralasciando di perdere tempo per parlare dell'imbarazzante esclusiva di Godzilla, il fallimento mediaticamente più rilevante risponde al nome di The Order: 1886. Dopo aver fatto così bene su portatile Ready at Dawn era attesa a un importante banco di prova con un prodotto destinato all'hardware casalingo. L'esperimento non è stato dei più lusinghieri per il team capitanato dall'italianissimo Andrea Pessino: non sono infatti mancate frequenti bastonate inferte da una fetta consistente della critica specializzata, alle quali hanno fatto seguito i feedback poco accondiscendenti del pubblico. Peraltro mentre Microsoft si è recentemente spesa in lodi per la propria line-up autunnale, Sony ha voluto tenersi sotto traccia comunicando di aver lavorato a fondo con le terze parti per compensare un catalogo first party che si è rivelato meno forte di quanto i vertici dell'azienda avessero auspicato. Chiaramente l'esternazione espressa dal boss di SCEE Jim Ryan è orientata in particolare al rinvio di Uncharted 4: Fine di un Ladro. Il capitolo conclusivo delle avventure di Nathan Drake non ha potuto essere della partita in questa fase del 2015 , ma è pur vero che Naughty Dog ha sempre amato la cura per i dettagli e c'è da scommettere che l'attesa da qui al 18 marzo sarà ben riposta. Nella medesima direzione si muove anche No Man's Sky, ma qui i dubbi rimangono superiori alle certezze. Il potenziale non manca ma i punti interrogativi si sono fatti progressivamente più ampi, specialmente adesso che il progetto è di dominio pubblico da anni eppure non riesce a uscire dal tunnel perverso dei rinvii. C'è ancora molto da capire e da vedere, il 2015 avrebbe dovuto essere il momento giusto per tirare le somme e invece niente, se ne parlerà per forza di cose il prossimo anno, sebbene sia lecito lasciarsi di nuovo il beneficio del dubbio.

Importanti traguardi di vendita

I risultati più eclatanti fatti registrare da PlayStation 4 sono legati ai dati di vendita. Nel corso del 2015 sono stati tagliati traguardi importanti, come il superamento dei 2 milioni di unità piazzate sul mercato britannico nel mese di marzo. L'obiettivo è stato finalizzato in tempi inferiori non solo rispetto a quanto fu capace di fare PlayStation 3, ma soprattutto rispetto al precedente record conseguito da PlayStation 2. Le ultime settimane dell'anno hanno portato anche al superamento dei 30 milioni di unità vendute a livello mondiale, avvenuto ufficialmente a fine novembre. Anche questo dato è senza precedenti nella storia di Sony Computer Entertainment, dal momento che tutte le macchine precedenti avevano avuto bisogno di più tempo per raggiungere tale soglia. Del resto i segnali che ci si sarebbe diretti in questa direzione erano evidenti già nei primi mesi successivi al lancio di PlayStation 4, quando la console fece registrare ottimi numeri pur in assenza di una line-up che giustificasse l'elevato gradimento da parte del pubblico. Forte delle cifre che sostengono la sua macchina Sony si è sbilanciata, senza tanti mezzi termini, sul suo attuale peso specifico nell'ambito del settore console. Nel mese di giugno venivano snocciolati dati secondo i quali PlayStation 4 avrebbe assunto una posizione di dominio sul mercato europeo. Per di più la liberalizzazione dei prodotti destinati all'intrattenimento da parte della Cina sta permettendo a Sony - così come a Microsoft e a Nintendo - di esplorare segmenti del mercato che finora non erano nemmeno stati presi in considerazione. E poi c'è stato l'atteso taglio di prezzo, che ha riguardato la versione con hard disk da 500GB ed è avvenuto a scaglioni nell'arco degli ultimi tre mesi. Anticipata in occasione del Tokyo Game Show, la riduzione è diventata operativa a partire da ottobre in Sol Levante, per poi giungere anche nei territori nord americani e in Australia, mentre l'Europa è stata l'ultima a poterne usufruire. Peraltro la console è stata ulteriormente ribassata in occasione del periodo natalizio e fino al prossimo 23 dicembre sarà commercializzata al prezzo di 299 euro in luogo degli originari 349 euro.

I cambiamenti hardware, le applicazioni e gli aggiornamenti

Il 2015 di Sony va in archivio con un bilancio positivo anche per quanto riguarda le novità registrate sul fronte hardware e per gli aggiornamenti di sistema. Al modello da 500 GB si è avvicendata la versione con hard disk da 1 terabyte, sicuramente più in linea con le esigenze dei giocatori che usufruiscono del digital delivery. In concomitanza è stata avviata la produzione del nuovo modello CUH-1200 C-Chassis che ha ridotto di circa 30 watt il consumo di energia e ha reso la macchina ancora più silenziosa, eliminando inoltre la mascherina lucida presente in precedenza su parte della scocca. Le altre novità più consistenti provengono dagli aggiornamenti del firmware, che hanno consentito l'implementazione di alcune nuove funzioni. Tra le più interessanti includiamo la possibilità di effettuare il backup dei salvataggi, dei titoli scaricati e del materiale video tramite dispositivo USB, introdotta a marzo con l'update 2.50. Sempre in quel periodo è stata notevolmente migliorata l'interfaccia di aggiornamento e gestione dei Trofei. Le aggiunte più corpose e interessanti provengono però dalla versione 3.00, andata online in quest'ultima parte dell'anno. Innanzitutto la possibilità di effettuare streaming in tempo reale collegandosi al proprio account di YouTube, ma anche l'implementazione della sezione eventi che adesso offre una panoramica di tutte le attività riguardanti i titoli più giocati dall'utente. Va poi ricordato l'incremento dell'unità di storage dei dati, portata fino a un massimo di 10 GB. Tramite il penultimo update di quest'anno è stata inaugurata anche la sezione delle community, grazie alla quale gli utenti hanno la possibilità di creare gruppi legati da interessi comuni e di sviluppare temi di discussione. Buone notizie sono derivate anche dalla stabilità complessiva del PSN, sulla quale Sony ha lavorato con l'aggiornamento 2.57. Le modifiche apportate non hanno impedito alcuni disservizi, il più recente dei quali risale alla fine di novembre, ma nel complesso ci sono stati tanti piccoli passi in avanti, compresa una migliorata fluidità del PlayStation Store. Rimane ancora del lavoro da fare per aumentare la qualità della chat, specialmente all'interno dei party. Sul fronte delle applicazioni dobbiamo sicuramente ricordare l'implementazione del servizio Spotify, che funziona a meraviglia anche nella sua versione base, così come l'approdo di Netflix, avvenuto lo scorso mese di ottobre in concomitanza con tutte le principali piattaforme di intrattenimento digitale. In questa sezione il bilancio negativo viene riassunto sotto la voce PlayStation Now. Il servizio di cloud streaming, inaugurato negli USA lo scorso anno e giunto in open beta nel Regno Unito durante l'estate, continua ad avere ben poca attrattiva anche oltre oceano, nonostante il suo catalogo abbia recentemente superato i 250 titoli. Ancora oggi non è dato sapere se l'offerta giungerà mai nel nostro Paese, ma le annose problematiche sulla qualità della banda larga nei nostri territori non lasciano grandi aspettative.

Diamo uno sguardo al 2016

In vista del prossimo anno Sony assicura una line-up di primissimo piano, che si è andata delineando con gli eventi organizzati negli ultimi mesi. Partendo dal presupposto che le grandi promesse racchiuse nel remake di Final Fantasy VII e in Shenmue 3 non vedranno la luce ancora per molto tempo, conviene rimanere ancorati alla realtà e considerare la presenza di titoli come Wild, Gran Turismo Sport e Gravity Rush 2, ai quali si affiancano gli annunci avvenuti in occasione del recente PlayStation Experience, come Ni No Kuni II, Psychonauts 2, Ace Combat 7 e Paragon, il MOBA di Epic Games che sarà esclusiva PlayStation 4 in ambito console. Oltre ai già citati Uncharted 4: Fine di un Ladro e No Man's Sky abbiamo il particolarissimo Dreams di Media Molecule, mentre bisognerà capire quanto tempo sarà necessario per poter vedere nei negozi la versione definitiva di Detroit, il nuovo progetto firmato da David Cage e Quantic Dream. Qualora siate degli inguaribili ottimisti ci sarebbe anche il redivivo The Last Guardian. Il più grosso punto interrogativo rimane però focalizzato sul fronte della realtà virtuale. Oculus Rift e HTC Vive sembrano essere un passo avanti rispetto a quanto è stato mostrato nel corso dell'ultimo anno su PlayStation VR, ex Project Morpheus, anche se in generale continuano a sussistere tanti dubbi sulle capacità di una tecnologia talmente invasiva di imporsi in tempi brevi, assumere una valenza mass market e proporre soluzioni interattive sensate. Di recente sono stati mostrati brevi trailer di Eagle Flight di Ubisoft e Robinson: The Journey di Crytek, ma dal nostro punto di vista il materiale meno rassicurante è andato in scena proprio sul palco della conferenza Sony al PlayStation Experience. Il nulla cosmico emerso dalla breve demo tecnica lascia intendere che le idee in materia latitano o per lo meno sono ancora molto confuse. Ma ci sarà tempo e modo di tornare sull'argomento a tempo debito.

Pro

  • La line-up di titoli esclusivi
  • Le proposte della Instant Gaming Collection
  • Taglio di prezzo, aggiornamenti firmware, miglior stabilità del PSN

Contro

  • Il rinvio di alcune esclusive al prossimo anno
  • L'inutilità del servizio PlayStation Now
  • La poca consistenza del materiale mostrato per la VR

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