Il 21 Giugno 1947, furono coinvolti in un avvistamento UFO quattro guardacoste dell’isola di Maury Tacoma

Creato il 08 febbraio 2014 da Dariosumer

Premessa: Il 23 Giugno 1947 un aereo C-46 della marina precipitava sui monti Rainier, nello stato di Washington.
Il 21 Giugno 1947, furono coinvolti in un avvistamento UFO quattro guardacoste dell’isola di Maury (Tacoma, al confine con la frontiera canadese): Harold Dahl, suo figlio e due uomini d’equipaggio. Dahl, che stava perlustrando il Puget Sound in barca, aveva visto scendere da “una grossa nube” cinque corpi circolari, larghi trenta metri, in formazione. Sembravano impegnati in una manovra di soccorso: circondavano un sesto ordigno, bloccandosi a 500 metri d’altezza sulla verticale della costa. Quest’ultimo sparò una mitragliata di frammenti in acqua, parte dei quali cadderò sulla motonave di Dahl, danneggiandola. Un frammento ferì al braccio il figlio di Harold, mentre un altro frammento, metallico, uccise il cane. Poi, come alleggerito, il disco riprese quota e, allineandosi in formazione, si allontanò verso il mare aperto con tutto il gruppo.
Il giorno seguente Dahl aveva incontrato un collega ed amico, Fred Crisman, e gli aveva raccontato tutto. Crisman, inizialmente scettico, aveva deciso di battere la costa nella speranza di recuperare qualcuno dei misteriosi frammenti, ed il giorno dopo vi era riuscito; e, chinatosi per raccogliere un frammento metallico, alzandosi si era ritrovato sopra la testa un disco volante simile a quelli descritti da Dahl. L’UFO era uscito da una grande nuvola ed aveva effettuato un largo cerchio sopra la baia, prima di allontanarsi. Mentre Crisman, allibito, restava a fissare le evoluzioni di quello strano ordigno, Dahl riceveva la telefonata di uno sconosciuto che lo invitava a pranzo. L’uomo accettò, pensando ad un possibile cliente. Il guardacoste, difatti, nel tempo libero vendeva materiali di recupero e spesso gli capitava di dover trattare con degli sconosciuti.
A mezzogiorno Dahl incontrò il misterioso interlocutore. Era un uomo elegante, vestito completamente di nero. Non appena i due si sedettero a tavola, l’uomo nero iniziò a descrivere dettagliatamente tutto quello che era capitato a Dahl il giorno prima, al largo dell’isola di Maury; poi, con fare tutt’altro che rassicurante , aveva sbottato: “ questo prova che so parecchio sulla vostra esperienza. Permettetemi di darvi un consiglio, signor Dahl. Per la vostra sicurezza e per quella della vostra famiglia, dimenticate quanto avete visto. Non parlatene con nessuno…”. Nonostante la minaccia del man in black, (con questo termine in futuro, vennerò etichettati tutti i misteriosi individui, forse agenti governativi, che minacciavano ufologi e testimoni), Dahl si confessò con Kenneth Arnold. Il Pilota avvertì l’aeronautica. Immediatamente l’U.S. Air Force inviava il capitano Davidson ed il tenente Brown, della base di Hamilton in California, ad interrogare Dahl e Crisman. L’incontro, svoltosi alla presenza di Arnold fu tutt’altro che soddisfacente. Crisman e Dahl si mostravano nervosi, spaventai e reticenti. Si confondevano nel raccontare le loro vicende, dichiaravano di aver perso le foto scattate agli UFO. Ciò convinse i due militari che i guardacoste avevano mentito per mitomania. Comunque, in ogni caso, Davidson e Brown si fecero consegnare i frammenti raccolti da Crisman, per farli analizzare dai servizi segreti dell’Aeronautica. Poche ore dopo i due militari, con i preziosi frammenti, salivano sul loro B-25, diretti ad Hamilton, ove però non sarebberò mai arrivati. Il loro aereo esplose in volo, all’altezza di Kelso.
Il giorno seguente, i giornalisti, fiutando una congiura, cercarono Dahl e Crisman, ma questi si erano resi irriperibili (nel 1994 Crisman è uscito alla ribalta, rilasciando un intervista alla rivista californiana UFO, confermando la propria storia).
Giorni dopo questi eventi, Palmer si stava preparando a pubblicare con titolono la storia di Dahl su Fate, quando ricevette la visità di un uomo vestito di nero; questi, molto seccamente, gli offrì una strana proposta: tutte le coordinate dell’aereo precipitato il 23 giugno in cambio del silenzio sul caso Dahl. L’uomo conosceva lla perfezione il punto preciso ove si trovava l’aereo perduto, alle pendici del South Tacoma Glacier, molto piu a sud, da dove tutti i piloti lo avevano cercato. In questo modo Palmer avrebbe potuto intascare la taglia per il ritrovamento; in cambio però avrebbe dovuto censurare l’intervistadi Arnold a Crisman e Dahl. Palmer rifiutò di vendersi; e per inciso, le informazioni del man in black si rivelarono esatte: l’aereo fu ritrovato proprio nel punto indicato.
Fonte: www.ufoforum.it

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