Il babirussa

Creato il 10 giugno 2010 da Renzomazzetti

Carissima Tania, una cosa che mi ha fatto molto ridere nell’ultima tua cartolina, è la tua affermazione di sapere che io ci tengo che mi si facciano gli auguri per il mio onomastico. Non so chi ti abbia rivelato questo segreto, tanto nascosto che dall’età di sei anni non lo sapevo neppure più custodire dentro di me. Solo fino ai sei anni ho ricevuto dei regali per il mio onomastico. Però un altro segreto io ti voglio rivelare: non sono mai riuscito a soddisfare e forse, ahimè, non lo soddisferò mai, il desiderio di mangiare una frittura mista di rognoni e di cervello di babirussa e di rinoceronte. Cara Tania, in ogni modo ti ringrazio degli auguri, con la semplice avvertenza che il Sant’Antonio che mi protegge non è quello di giugno, ma quello di gennaio, accompagnato dalla specie europea del babirussa. Purtroppo il babirussa abita solo nelle isole della Sonda e quindi è molto difficile da procurare, specialmente sotto forma di cervello e rognoni freschi. Carissima Tania, ti abbraccio teneramente. Antonio.L’Albero del Riccio,Gramsci, lettera LI, Milano-sera editrice,1948.

OCCHIO NOTTURNO DI SCIACALLO,VIGILE OCCHIO DI LADRO

che nel buio è disavvezzo al sonno.

Vipere e volpi m’erano compagne, quella notte,

quando vidi la nera magrezza della belva.

La coda sottile come corda tesa del pozzo,

i fianchi ondulati come curvo

è l’arco prima che il dardo scocchi,

il corpo ridotto pelle e ossa, la ferocia eccitata

da un tempo di carestia.

Mi apparve, eretto, di fronte. Resi pari dalla fame,

nel deserto ove vivere è arduo.

-al-Buhturi-


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