Amo fotografare è come se scrivessi una poesia dicono che le mie foto siano belle eppure non ho nessuna tecnica nessuna arte se non quella che alcuni dicono essere la mia arte
tutto quello che il mio occhio vede nient' altro si trasforma in quadro nella mia fotografia
odio le foto perfettamente a fuoco odio la realtà spietata e perfetta dell' originalità a me piace rappresentare quello che vedo se poi lo vedono anche gli altri mi pare di aver raggiunto il massimo
ho un bisogno smodato di cliccare di fermare quell' attimo incosciente di una sensazione fugace
ho bisogno di catturare il fermo nello spazio di quell' attimo che non riappare
ho bisogno di rielaborare e circondare di sogno il mio vedere che è parte del mio sogno il sogno di un mondo perfetto nella sua imperfezione
quando vedo le foto che scatto non è cambiato nulla se non la mia posizione il mio scatto è conseguente come disteso nella materia spalmato dentro il tempo
pezzi di luce fermati nello spazio immutabile eppure in continua evoluzione la materia che si fa sogno eppur rimanendo o cambiando afferra quello che per noi è inafferrabile il ricordo
poi le ritocco come agissi con un pennello elettronico le rifaccio e le rendo più simili al mio vedere al mio sentire...
e non so buttarne nemmeno una non so liberarmi dei refusi dei doppioni dei particolari sbagliati del vedere qualcosa che non si dovrebbe vedere
e tra le tante lodi amo il critico amo colui che mi odia e la voglia di conquistarlo è il mio motore
Fotografo oltre che scrivo per vivere dentro gli altri
Scusate la follia oltre che dentro di me...
la vostra Marzia Sofia
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