Torniamo ad affrontare il tema dell’obesità e delle sue conseguenze per cui un bambino cicciottello sarà un malato con molti problemi di salute e avrà una vita più corta.
Quasi un terzo della popolazione mondiale soffre di obesità o problemi legati al sovrappeso.
Lo ribadisce a gran voce l’Institute for Health Metrics and Evaluation statunitense: oggi nel mondo queste patologie colpiscono 2,1 miliardi di persone; e il dato preoccupante è che negli ultimi trent’anni non è stato fatto alcun passo avanti. Anzi.
Se il tasso di obesità, infatti, è rimasto pressoché stabile nella maggior parte del Nord America e dell’Europa (ma con eccezioni in negativo, come la Francia e la Svizzera, dove i casi aumentano a un ritmo del 3% annuo), sono soprattutto i Paesi in via di sviluppo a registrare i numeri più preoccupanti, arrivando ad ospitare quasi due terzi della popolazione mondiale in grave sovrappeso.
Questo, a quanto pare, perché in linea generale la mancanza di risorse economiche andrebbe a impattare più sulla qualità che sulla quantità del cibo a disposizione delle famiglie. Ne sono convinti i ricercatori di un altro ente a stelle e strisce, l‘Organization for Economic Cooperation and Development, che hanno ricordato che “la crisi economica può aver contribuito in prima persona all’ulteriore diffusione dell’obesità, poiché molte famiglie colpite dalla recessione hanno dovuto tagliare i consumi di cibi sani come la frutta e la verdura, spesso più costosi delle alternative meno salutari”.
Le conseguenze, però, sono evidenti: il tasso globale dei minorenni in sovrappeso, dal 1980 a oggi, è aumentato di circa 50 punti percentuali. In particolare nelle regioni del Medio Oriente e dell’Africa del Nord, dove le più colpite sono le bambine.
L’obesità e il sovrappeso costituiscono, soprattutto in età pediatrica, un importante fattore di rischio per varie patologie, che come l’obesità, sono in netto aumento.
Sono strettamente connessi con l’obesità: ipertensione, aumento dei grassi nel sangue, aterosclerosi, infarti cardiaci, diabete, ictus cerebrali, malattia cronica del fegato fino alla cirrosi, problemi ortopedici.
Lo stereotipo culturale del bambino bello se cicciottello deve essere abbandonato in fretta e sostituito dal messaggio: il bambino cicciottello sarà un malato con molti problemi di salute e avrà una vita più corta e piena d’interventi medici.
Infatti per curare adeguatamente i bambini cicciottelli e prevenire le malattie appena descritte, va eradicato questo preconcetto e curata la famiglia nel suo complesso per il semplice motivo che mangia troppo e male.
Ricordiamo per esempio come lo sviluppo del gusto del bambino si struttura durante i primissimi anni di vita sulla base degli stimoli che arrivano dalla famiglia (oltre che dai geni).