Il bambino Giovanni, probabile candidato premier del centro-sinistra

Creato il 16 febbraio 2011 da Marcopertutti
Vista la prossimità delle elezioni (da celebrarsi probabilmente dopo il 6 aprile 2011, data che alcuni storici come Marcello Veneziani definiscono già come "Seconda liberazione d'Italia"), i partiti dell'opposizione hanno deciso di accelerare la ricerca del prossimo candidato premier del loro variegato schieramento e la scelta sembra ormai essere caduta sul celebre "bambino Giovanni" (per chi non lo conoscesse, ecco il celebre comizio dalle argomentazioni più solide che si siano mai viste dai tempi di Berlinguer).
Il tono esacerbato e programmaticamente qualunquista del "bambino Giovanni" ha aperto gli occhi a molti leader vetero-marxisti, che finalmente hanno capito che la gente vuole sentirsi dire "verità come pugni", purché comprensibili, appunto, anche da un bambino.

Bambino Giovanni, il futuro premier

«La retorica gramsciana va in soffitta, ci servono forze fresche che ci ricordino che lottiamo contro gli uomini ricchi, mentre c'è gente che muore di fame», afferma un dirigente ex-PDS. «Un messaggio semplice è la chiave contro la proposta liberista del centro-destra, anche se, in realtà, l'unico mercato che forse riusciranno a liberalizzare sarà quello della prostituzione», chiosa un ex-leader PCI, amante della calunnia gratuita. «Questo piccolo virgulto post-sovietico è il "sol dell'avvenire" della nuova avanguardia comunista»ci ricorda, infine,  un ex-esponente del PCUS, immediatamente subissato da fischi per la scarsa chiarezza del suo messaggio, sebbene si trovasse seduto a casa sua nella poltrona ereditata da un amico che siedeva in un simpatico Politburo.
Poche righe sono già state tracciate per elaborare un programma vincente: il pugno sbattuto sul leggio tante volte dal "Bambino Giovanni" sarà il simbolo della sua azione politica (il Dr. Cazziemazzi, celebre esperto di marketing elettorale,  ha già evidenziato la necessità di definirlo "pugnetto", non solo per le dimensioni, ma anche per richiamare sane ed eleganti pratiche onaniste, tipiche dell'adolescenza, da contrapporre alla tipica attività da lenone di alcuni leader dell'attuale maggioranza), ma la lotta alla disoccupazione giovanile, evitando il favoreggiamento alla prostituzione delle più belle fra le elettrici, sarà un altro caposaldo di un programma infarcito di slogan accattivanti come "Berlusconi si fa i fatti suoi, mannaggia, ed io non sono più tanto sereno, quasi non riesco a giocare alla playstation" o il cattivissimo "Meno male che sono un maschietto, altrimenti durante la campagna elettorale, rischio di rimetterci il c..etto!".
 

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