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Il Barça gli fa la guerra: “Si è portato via i segreti”

Creato il 22 marzo 2013 da Mbrignolo

Messi-CuartosINCHIESTE (Milano). Il Barcellona? In declino. Stabilire poi se sia un declino di fase o un declino strutturale è un compito di difficile sviluppo. Oltretutto farlo il giorno prima del ritorno degli ottavi di finale di Champions League, è temerario come il volo di Felix Baumgartner da 39  chilometri. Domani sera una “remuntada” degli uomini di Roura può spazzarci via. A Calciolab, tuttavia, piace analizzare i momenti e gli ambienti che girano attorno alle squadre per capirne non soltanto i freddi risultati, ma anche i trend. Quello del Barcellona nel 2013 è un trend negativo, con le due sconfitte arrivate in campionato contro la Real Sociedad e il Real Madrid, con l’uscita di scena dalla Coppa del Re sempre in semifinale contro il club “Blanco” di José Mourinho. Non è tutto lì, anzi, i passaggi a vuoto del campo non esprimono fino in fondo, vista l’ampia dote di punti che la banda di Vilanova si era guadagnata nell’andata di campionato, il disagio netto che si avverte nei corridoi della Ciudad Deportiva, centro del mondo blaugrana. Non lo esprime nemmeno lo scadimento del gioco dei ragazzi di Roura che è diventato ben poco verticale e molto orizzontale. Lo smarrimento non è simboleggiato bene neanche dalla sconfitta pesante patita a Milano nell’andata degli ottavi di Coppa dei Campioni.

Il disagio si avverte dalle tensioni: una delle peggiori è la guerra che Rosell e i suoi stanno subendo e facendo, a colpi di carte bollate, al potentissimo dirigente (ex vicepresidente del Barcellona) Ferran Soriano, passato agli arcinemici del Manchester City di Roberto Mancini. Con il dirigente ora a fianco del Mancio si assiste a una guerra fredda, l’ex amanti Ferran e Barcellona ora sono ai ferri corti. Il motivo è legato al fatto che il megadirigente, numero due del club catalano ai tempi di Laporta, ha poi portato via i segreti milionari che hanno fatto del club quello che ora è: almeno questa è l’opinione di Rosell che gli ha scatenato addosso una muta di avvocati famelici per avere  ragione della fuga di know how avvenuta con lui. Il disagio si avverte dalle facce tirate e dalle dichiarazioni assolute come quella che si può far risalire al difensore, signor Shakira, Gerard Piqué. “Abbiamo i numeri per ribaltare l’inerzia di questo incontro – ha sparato là oggi pomeriggio -. Sì, il Milan è un’ottima squadra, ma noi in campo avremo la migliore formazione della storia del Barcellona. Possiamo farne anche quattro e chi non crede a questo se ne stia a casa”. Vero sulla carta, ma non sul prato. A centrocampo si sente il respiro affannoso di mostri sacri come Xavi Hernandez e si sente anche la mancanza di sostituti. Il Thiago Alcantara di turno non vale mezzo Xavi, ma non perché il ragazzo non abbia doti. Il motivo è più semplice: dietro la prima squadra dei marziani non c’è il ricambio adatto. Oltretutto nemmeno colpi come Sanchez hanno evitato la mancanza di ossigeno al roster di Vilanova. Poi si leggono tensioni anche dai piccoli gesti come quello di Leo Messi che si è fatto fotografare con la prima del “Mundo Deportivo di mercoledì” che reca un titolo che sancisce l’eliminazione del Milan. Oltretutto qualche vicenda che riferiamo in altri pezzi parla di regole violate nel settore giovanile e di un fiume di milioni che arriverà in blaugrana tramite una sponsorizzazione qatariota. Un non ben precisato dirigente del marketing catalano ha parlato del nuovo sponsor, la Qatar Airways, come di un indispensabile partner che raddoppierà i voli Doha-Barcellona proprio per rafforzare il legame tra il Qatar e la città. Insomma, prima il nulla come se fosse un vanto, poi l’Unicef che un vanto lo era, poi la Qatar Foundation che “però è una fondazione non profit e con i soldoni non c’entra”, infine lo sbracamento griffato Qatar Airways. Magari una “remuntada” contro il Milan potrà dare l’illusione che quello del Barcellona sia un declino di fase e non strutturale, ma la fotografia del club è impietosa: parla di una squadra sull’orlo di una crisi di nervi.


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