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Il belga Didier Reynders nega l'esistenza di un conflitto etnico in Burundi

Creato il 04 febbraio 2016 da Marianna06

Reynders

Il ministro degli Esteri belga,Didier Reynders, nega che si possa parlare di un vero conflitto etnico per tutto quanto sta accadendo in Burundi.

Egli,infatti, in un'intervista al canale televisivo France 24, ha chiarito che, a suo avviso, in Burundi esistono molte  divergenze politiche all'interno del gruppo di potere,emerso dalle ultime elezioni.

Quelle stesse che hanno confermato per la terza volta alla guida del Paese Pierre Nkurunziza.

Altrettanti contrasti si ravvisano all'interno delle forze armate, dove non mancano violenze.

Ma, secondo Reynders, ci sono responsabili di quanto sta accadendo e cioè delle morti e delle sparizioni anche tra i ribelli.

Il Belgio, conclude il ministro, è pronto a partecipare con i propri soldati a una forza d'interposizione sempre però che ci sia l'assenso anche dell'Onu.

Il ministro dimentica, però, tutti i burundesi, e non sono pochi, che hanno lasciato il Burundi e hanno riparato in Belgio proprio per non incorrere nel pericolo d'essere incarcerati o perdere la vita.

Un nome per tutti : Marguerite Barankitsé, la fondatrice di"Maison Shalom".

La donna che ha salvato dalla morte e dalla strada centinaia di ragazzi e di ragazze, tutti vittime delle conseguenze di violenti scontri etnici in un passato, che non è poi neanche troppo lontano.

               

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                          Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

                  


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