Il bello delle donne: primi ricordi di un weekend “Qui da noi” in Piemonte

Creato il 11 giugno 2013 da Auroradomeniconi

Sono tornata dal Piemonte solo da un giorno e tra le tante belle cose che mi frullano per la testa ce n’è una ricorrente. Oltre alle mie espressioni di puro godimento – nell’attimo in cui ho scoperto la crema di lamponi all’interno della pralina di Spes e nel momento in cui ho dato il primo morso al salame offertoci insieme ai formaggi del caseificio Valle Elvo – ciò che non riesco proprio a togliermi dalla mente è il momento dei saluti con i ragazzi che hanno organizzato e partecipato all’educational tour insieme a me…

Graziati per qualche attimo dallo scroscio di pioggia battente che ha accompagnato l’intera giornata di domenica, dopo una corsa (quasi) contro il tempo di Paolo per non farmi perdere il treno, consegnati e ricevuti i pacchetti regalo, salutati Giada, Pietro, Andrea, Nathalie e Andrea nell’abbracciare Rossana, Irene ed Elisa avvertivo già una profonda nostalgia per queste tre donne che ci hanno accompagnato in giro per il Piemonte per farci conoscere, vivere e condividere il loro mondo, quello delle cooperative agricole.

E’ stato un po’ strano, perché da quando giro l’Italia per partecipare a dei blog tour o educational tour che dir si voglia non mi era ancora capitato di essere talmente in sintonia con persone e luoghi da non avere nessuna voglia di ritornare a casa. Certo, ho visitato dei luoghi in cui chiunque sarebbe voluto rimanere vita natural durante e ho conosciuto molte belle persone con alcune delle quali è scattata un’empatia immediata. Ma le persone di “Qui da noi” in Piemonte mi hanno conquistato in tutto e per tutto, andando ben al di là di una semplice – per quanto non scontata – empatia.

Portatrici sane di valori che condivido al 100% e di una simpatia impareggiabile, in meno di 48 ore Irene ed Elisa si sono ricavate un posticino nel mio cuore. Sono loro che, a mio modo di vedere, hanno scommesso e vinto puntando sulle capacità comunicative dei blogger, affiancandoli ai giornalisti per promuovere un territorio e insieme un modo di fare impresa che merita approfondimento e attenzione.

Allo stesso modo e in ancor meno tempo, un altro pezzettino del mio cuore se lo sono aggiudicate Rossana Turina e Anna Bracco. Vice-presidente di Fedagri Piemonte l’una, Direttore della Cantina Clavesana l’altra, in pochissime ore queste due Donne mi hanno trasmesso un’energia incredibile, accompagnata e sostenuta da una profonda passione per il lavoro che fanno e da una sensibilità e acutezza di pensiero che mi hanno ricordato il bello di essere donna. Tanto per essere chiari, le ho immediatamente elette a modello di ciò che voglio essere e diventare come donna e come persona.

Non me ne vogliano tutte le altre splendide persone che in brevissimo tempo ci hanno illustrato il mondo delle cooperative agricole piemontesi – delle quali comunque vi parlerò con dovizia di particolari nei prossimi giorni – ma quando ripenso al tour che mi ha avvicinato alla realtà agricola piemontese come prima cosa mi vengono in mente la forza e la dolcezza insieme di queste quattro fantastiche donne. Che c’era sintonia si era capito all’istante, che ci fosse anche comunanza di intenti si è scoperto strada facendo. E se anche solo metà delle idee partorite da diaboliche menti femminili in fermento sui sedili di un pullman durante gli spostamenti tra un’azienda e l’altra, o attorno a un tavolo sorseggiando dell’ottimo Dogliani si tradurranno in realtà, c’è da scommettere che si tratterà di progetti vincenti. Perché loro sono così, determinate e vincenti. E quando dico che il mio blog è al loro servizio per veicolare i concetti che ho colto dall’esperienza “Qui da noi”, non è retorica, credetemi.

Destreggiarmi tra i ricordi per riuscire a tradurre in parole l’esperienza dello scorso weekend non sarà impresa facile, ma come ho avuto modo di dire a Tommaso Mario Abrate, il presidente di Fedagri Piemonte che sabato sera era a cena con noi, la cooperazione deve essere (ed è bene che sia) trasversale. Quindi se i blogger hanno a disposizione strumenti che possono servire a far conoscere a un pubblico più vasto il mondo spesso bistrattato delle cooperative, non sarò certo io a tirarmi indietro e in un’ottica di cooperazione cercherò pure io di fare la mia parte.

A me il weekend è servito per apprendere tanti aspetti che non conoscevo, non solo del Piemonte (ho visto per la prima volta in vita mia, credo, gli alberi delle nocciole!) ma anche e soprattutto del mondo delle cooperative. Datemi un attimo per raccogliere al meglio le idee e poi farò assaggiare anche a voi il Piemonte così come l’ho assaggiato io. Beh, quasi…

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