Il bello di essere (o credersi?) liberi come il Vento.

Creato il 12 ottobre 2011 da Ilrusso
Che poi mi guardo allo specchio e, tutto sommato, mi rendo conto di essere "diversamente fortunato".Non sono ricco, probabilmente neanche realizzato professionalmente (secondo i canoni attuali), non sono bello (è oggettivo, ma neanche affascinante secondo il metro di misurazione testè citato), non ho molti amici (quanti ne ho, veramente?), non ho una bella macchina, una casa al mare e tantomeno faccio parte di un club esclusivo o un posto dove rintanarmi quando sono giù di baracca, non sono stimato ma, anzi, spesso sopportato per il mio brutto carattere, però mi sento libero.Libero di dire quello che penso, comportandomi sempre di conseguenza, attaccato a sinistra come nichilista e a volte reazionario, a destra come stalinista e anarchico.Ma sono (o mi credo, tutto è relativo) libero, come il vento: avete mai provato ad afferrare, etichettare o inquadrare il vento? Tempo sprecato...

Tu che mi guardi e sorridimi chiedi: «Chi, sei?»
«Anima inquieta! »,mi dici «Tu dunque lo sai! »
Tu puoi capirmi e capirevuol dir perdonare
Ed accettare, per questo amore, la verità
Io sono il vento
sono la furia che passa
e che porta con sé
e nella notte ti chiama
e che pace non ha
son l'amor
che non sente pietà.
Io sono il vento
se t'accarezzo
non devi fidarti di me
io non conosco la legge
che guida il mio cuor
son l'amor
la passione d'amor
qualcosa c'è in me
più forte di me.
Sono l'aria
che tal'ora sospira
e che al sol del mattino
più dolce si fa
son la furia
che improvvisa si adira
e che va, fugge e va
dove andrà non lo so.
Io sono il vento
sono la furia che passa
e che porta con sé
ho attraversato il deserto
cercando di te
t'amerò
era scritto così
qualcosa c'è in me
più forte di te
più forte di me
Io sono il vento
sono la furia che passa
e che porta con sé
ho attraversato il deserto
cercando di te
t'amerò
era scritto così
qualcosa c'è in me
più forte di te
più forte di me.
Io sono il vento - Arturo Testa (Arturo Testa - 1959)