Il bicchiere mezzo pieno del risultato elettorale, e la strategia dei processi sommari

Creato il 27 febbraio 2013 da Tafanus

Se un marziano sbarcasse oggi sul pianeta terra, scorrendo le rassegne-stampa, ascoltando i dibattiti TV, si farebbe l'idea che un imbecille di nome Bersani ha preso 5 anni fa un partito che scoppiava di salute, e lo ha condotto al disastro. Poi metti in fila due numeri (il famoso " separare i fatti dalle pugnette") e scopri che, nonostante i Renzi e i Gentiloni, i Civati e i Fioroni, porta alla Camera 340 parlamentari, laddove ne aveva 241 (+41%).


Nello stesso arco di tempo, la banda "Di Pietro + Ingroia", quella dell'OPA continua sul PD, passa da 28 deputati a ZERO; nel frattempo quello della "Grande Rimonta" passa da 272 deputati a 106 (-61%); nel frattempo quelli che "adesso la macroregione" passano da 60 a 18 parlamentari (-70%); nel frattempo quello che dava lezioni a destra e a manca (ma soprattutto a manca), il celeberrimo adoratore della Madonna dal Velo Azzurro, passa da 36 deputati a 8 (-78%); nel frattempo Fini (quello che Mussolini è stato il più grande statista del XX Secolo), viene spazzato via dalla storia e dalla geografia parlamentare.
Solo per capirci: se il PD del terrificante Bersani avesse avuto lo stesso risultato medio di Berlusconi, Di Pietro, Casini, Fini, oggi saremmo qui riuniti a parlare di un PD che avrebbe portato alla Camera non già 292 deputati, ma 70 (SETTANTA). Saremmo tutti già in piazza ad allestire la forca, e vucumprà svegli di riflessi starebbero già portando le sedie in piazza, da noleggiare alle tricoteuses.
E veniamo al Senato: il PD perde 11 seggi, ma al tempo stesso 8 li guadagnano, in coalizione, Lista Crocetta e SEL. Totale perdita netta: 3 seggi (-2,6%). Nel frattempo il cazzaro Di Pietro, la sinistra-sinistra, l'UDC della Madonna dal V.A., i Radicali Liberi, i Verdi, i Verdi Verdi e i Verdi Così Così vengono spazzati via dal Senato.
Niente paura. Non voglio allestire altarini votivi a nessuno, ma non voglio - per il momento - neanche allestire la forca per Bersani. Prima voglio cercare di capire se, nelle condizioni date, e con l'elettorato semi-analfabeta che ci ritroviamo (quello che va in posta a riscuotere il rimborso dell'IMU, per capirci) qualcuno che non fosse un incrocio fra SuperMan e Mandrake avrebbe potuto fare molto di più, molto di meglio. Certamente esistono politiche alternative a quelle di Bersani. Facciamo, per piacere, lo sforzo di verificare se la somma algebrica dei "pros&cons" di politiche alternative sarebbe stata positiva, negativa o a saldo zero.
Per esempio, leggo non solo da alcuni commentatori del blog, ma anche da illustri giornalisti e politologi, che "se Renzi". Un discorso totalmente basato sul nulla, e cercherò di dimostrarlo. Dunque, abbiamo fatto le primarie, fra applausi scroscianti allo spirito libertario e innovatore di Bersani. Quelle primarie Bersani le ha vinte, Renzi le ha perse. Ma oro sbucano a frotte commentatori, giornalisti alla Menichini (Europa, coté Margherita), co-rottamatori della prima ora come Civati, rompicazzo della prima, della seconda e della terza ora come Gentiloni, Fioroni ed altri "oni", a spiegare che se avessimo candidato Renzi.... CAZZOOOOOOOOOO!!!!!! Abbiamo fatto delle primarie!!!!!! Abbiamo scomodato 108.000 volontari ai seggi, e 3.200.000 elettori! Cosa avremmo dovuto raccontar loro? Che abbiamo scherzato? Che erano primarie finte, tanto a dirci chi avrebbe dovuto essere il candidato ideale sarebbe stata sufficiente la scienza della banda degli "oni"? Ma non è che qualche politico, qualche giornalista, e persino qualche commentatore, si sia imbattuto in una partita di metanolo di pessima qualità?
Molti oggi sbavano persi dietro a Renzi, per la sua "lealtà". Perchè ha fatto due comizi con Bersani, e che lo ha persino abbracciato. Per piacere, chi sbava, potrebbe togliere i suoi ricordi dalla naftalina, e provare a ricordare cosa sia stata, in termini di intensità e di violenza, la campagna di Renzi contro Bersani? E non per due comizi, ma per sessanta giorni a botte di tre comizi al giorno? Provo a ricordare io? "Bersani non vuole le primarie" (ha cambiato lo statuto, pur di rendere contendibile la candidatura a premier della coalizione); Bersani vuole boicottare le primarie (solo perchè ha giustamente preteso che alle primarie del PD non potessero troppo facilmente votare - come è avvenuto per la primarie a sindaco di Firenze - troppi forzitalioti di disturbo; Renzi, per i labili di memoria, finchè i risultati dello spoglio non ha raggiunto differenze eclatanti, ha persino "ventilato" l'esistenza di brogli negli scrutini. In puro stile arcoriano ricontiamo.it (e, per non dimenticare: nel corso di questi due mesi di comizi, affiancato dal "Grande Fratello Giorgio Gori, il bersaglio fisso non è stata la destra, ma Bersani).
Last, but not least: impazza la discussione sul fatto che Renzi avrebbe certamente apportato al PD voti di una fettina di elettorato di CDX. Non lo metto in dubbio. Ma, come ho sostenuto e sostengo, è molto probabile che altri, e più numerosi, avrebbero abbandonato il PD di Renzi, non sentendosene rappresentati. Io per primo. I numeri delle primarie dicono che potenzialmente, per ogni voto portato da Renzi, uno e mezzo sarebbe uscito. Questi sono i rapporti di forza usciti dalle primarie, checché ne dica il Margherito Menichini.
Non voglio infierire. Solo riportare apporti e "disapporti" di Renzi al PD alla realtà.

Ma prendiamo pure l'unica ricerca fin qui uscita sull'argomento. E' una ricerca di Piepoli che - come tutti sanno - non è che sia "vicinissimo" ai komunisti. Ebbene, Piepoli - bontà sua - si accontenta, con la sua ricerca, di dimostrare che non sarebbe successo quasi nulla. Il 93% degli elettori del PD avrebbe conservato lo stesso voto; 3 elettori su 100 sarebbero arrivati al PD dal CDX; 4 elettori su cento sarebbe usciti dal PD verso altri lidi. Insomma, neanche l'amico di Renzi, Piepoli, ha potuto fare a meno di assegnare una sia pur lieve perdita netta all'operazione Per oggi basta così. Lo so, qualcuno aspetta (e qualcuno paventa) un intervento sul tema "Grillo/SI Grillo/NO". Ma su questo tema non voglio scrivere "de panza". Cerco riscontri, mi documento su cosa sia esattamente in Sicilia il "sistema Crocetta", cerco profili degli elettori di Grillo. Ne scriverò quando avrò le idee abbastanza chiare. Per oggi, mi basta essermi dissociato dall'esecuzione sommaria di Bersani. Mi hanno offerto una poltrona di prima fila fra le tricoteuses. Per ora ho rispedito il biglietto omaggio al mittente. Domani si vedrà. Tafanus "Fuori il Vecchio, dentro il Nuovo". Evidentemente le primarie avevano un senso, e ciò che un senso non ha è il tentativo di rimetterne in discussione valore e significato.