Il Biodiversity Park: l’area tematica più “verde dell’Expo”

Creato il 11 febbraio 2015 da Lifestyle

Il Biodiversity Park, quale migliore scenario per discutere insieme del tema “Feeding the planet, Energy for Life”? Il progetto realizzato da BolognaFiere e SANA, rappresenta una “vetrina mondiale per l’agricoltura Biologica e la ricchezza dell’agrobiodiversità.

Con ben 8500 m2 di parco, un teatro e due padiglioni, il Biodiversity Park, sarà l’area tematica più “verde dell’Expo” e si sviluppa su due grandi ambienti:

  • un ambiente esterno, dove il visitatore gode e vive i paesaggi della biodiversità italiana;
  • un ambiente chiuso, in cui viene raccontata la storia della biodiversità, le esperienze e le eccellenze del biologico, sia all’interno del padiglione dedicato al mondo biologico che nello spazio auditorium/TEATRO “IL CENTRO DELLA TERRA”.

Questi spazi fisici, coinvolgeranno il pubblico di tutto il mondo attraverso il web e i social: un eco universale per conoscere l’Italia attraverso le sue eccellenze paesaggistiche, ambientali, agricole, agroalimentari, imprenditoriali, in grado di rispondere nel futuro alle grandi sfide per una crescita equilibrata, sostenibile ed equa.

All’interno del salone, i visitatori avranno l’occasione di scoprire, conoscere ed apprezzare le eccellenze italiane e comprendere attraverso racconti e percorsi dedicati, il tema dondamentale di Expo 2015: assicurare nutrimento e sviluppo sostenibile, attraverso il rispetto della natura.

IL GRAND TOUR D’ITALIA

L’Italia, dalle Alpi alle isole mediterranee è ricca dei paesaggi più vari, collinari/montani e costieri, riproposti dal Biodiversity Park, per consentire al visitatore di ripercorre un patrimonio naturale e culturale tutto italiano, che poche volte ha avuto l’occasione di osservare nel suo insieme.

  • ALPI
  • APPENNINI
  • PIANURA PADANA
  • TAVOLIERI ALTIPIANI
  • ISOLE

I paesaggi tipici di queste cinque aree sono evocati con allestimenti vegetativi, includendo biodiversità naturale e agro-biodiversità, la qualità delle differenti colture sia per disposizione del suolo che per differenza di ambienti botanici; al centro di ogni singolo ambiente si snoda un percorso che idealmente rappresenta un sentiero che diventa poi strada di campagna, che si trasforma successivamente in tratturo e che termina nella mulattiera che costeggia le coste.

Ad esempio, nel sentiero delle Alpi, anche pochi gradi di latitudine o di longitudine, o lievi differenze di altitudine, determinano forti cambiamenti di vegetazione e di fauna: lungo un transetto si può passare da tratti tipici dell’area mediterranea alle praterie alpine, fino alle nevi perenni, con tratti simili ai paesaggi artici.

Poi, un salto lungo la dorsale appenninica, un ambiente variegato e ricco, che ci permette di attraversare da nord a sud il nostro stivale osservando cambiamenti paesaggistici, di flora e di fauna di zona in zona, di regione in regione.

Immaginare le distese della pianura padana con campi a seminativi affiancati dai fossi e limitati da macchie di boschetti percorrendo le polverose strade di campagna oppure sentire il profumo dei prodotti della terra tipici pugliesi o lucani addentrandosi nei tavolieri, sino a soffermarsi lungo le mulattiere estasiati dalla bellezza delle coste mediterranee.

Il sentiero italiano permette di raggiungere una piantagione/frutteto di agrumi, con le piante in vaso, proprio come avveniva nei giardini storici italiani dove le piante da frutto venivano protette nei mesi invernali all’interno delle serre e portate invece all’esterno nei mesi caldi.

Il frutteto rappresenta la prosecuzione dell’immagine del giardino produttivo, mai ozioso.

Il frutteto mette in scena l’agro-biodiversità urbana. Una breve sintesi del futuro delle nostre metropoli dove il progetto del costruito sosterrà o si intreccerà col progetto di una nuova agricoltura capace di utilizzare al meglio logiche di servizio e moderne tecnologie. Qui il paesaggio naturale addomesticato incontra l’urbano: giardini verticali, orti urbani, pratiche di rinaturalizzazione della città si espongono nello spazio che confina con l’area dell’ingresso EST del sito espositivo di EXPO: si tratta di un modo dolce di entrare e allo stesso tempo uscire dal Biodiversity Park.

STORIE DI BIODIVERSITA': LA MOSTRA

All’interno del Parco, è possibile percorrere e visitare una mostra con un layout costituito da nove ambienti:

  • 1. Introduzione al tema
  • 2. Wild: la biodiversità prima dell’avvento dell’agricoltura
  • 3. Domesticazione, coltivazione e agro-biodiversità
  • 4. I grandi viaggi
  • 5. Le rotazioni agrarie
  • 6. La rivoluzione verde
  • 7. Oltre la rivoluzione verde
  • 8. Innovazione, tecnologie, e un futuro che è già adesso
  • 9. …e quindi?

La mostra segue un andamento circolare: il visitatore entra nella sezione: “introduzione” e da lì può decidere se procedere in senso orario (visita che parte dal passato per arrivare al futuro) o se invece preferisce muoversi in senso anti-orario (dal futuro verso il passato).


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