Magazine Diario personale

Il blocco dello scrittore, fase II: i film mentali

Da Lillyaylmer
Premetto che lo spauracchio del blocco è uscito dalla mia vita (EVVAI!), ora vi racconto la seconda fase, quella che è paragonabile allo scoglio delle Sirene dell'Odissea, dove, se ti areni, puoi pure ritenerti spacciato!
I film mentali.

Il blocco dello scrittore, fase II: i film mentali

CIAK! Si gira!

I film mentali mi vengono quando tutto va bene e ci sono le migliori prospettive che le cose continueranno ad andare bene,Sì, questa è la loro insidia, cominciano a essere proiettati nella tua testa quando non c'è un solo pezzetto del puzzle che può sembrare andare storto, anzi, iniziano proprio nel momento in cui rimangono solo i pezzetti del cielo, tutti uguali, ci vorrebbero 5 minuti a metterli a posto, e, invece, impieghi 1 ora solo a girarteli uno a uno per capire qual è il verso giusto!
Sono malata? Sì certo, stiamo parlando il blocco! 
Troppi, problemi, troppi pensieri, ma, soprattutto, troppi progetti, o sogni di vanagloria forse… fatto sta che quando sembra che una cosa mi vada bene, da un lato c’è la speranza di aver trovato la mia strada, dall’altro il terrore di non essere all’altezza xD
“E se poi la storia non piace?”“No dai, la stanno leggendo”“Ma se poi andando avanti nessuno legge?”“No, vedi che andrà tutto bene, sono fiduciosa”“E se poi te ne penti?”(Padre Maronno è onnipresente, ricordatevelo xD)
E via a montare storie assurde sull’abbandono dei lettori, la mancanza d’ispirazione che ti fa uscire fuori solo la storia di una tizia che ha il colpo di fulmine con un altro tizio e se lo sbatte a sangue contro il muro – che poi non capisco perché queste storie le cestino a priori, potrei farci i soldi a venderle!
Tornando a noi, i film mentali sono quanto di più immateriale, inutile e nocivo si possa infliggere a se stessi, eppure, sono la prima cosa che la mente organizza.
Prevedere, immaginare e organizzareCreare alternative, trovare soluzioni e scappatoie
Il problema sorge se non ci sta nulla da cui fuggire e si creano problemi inutili, e questo genere di problemi raramente si possono superare da soli o con una pacca sulla spala da parte di qualcuno che ti dice “Andrà tutto bene, vedi che sei brava” perché i film mentali a quella frase ti fanno pensare “Ma se me lo dice solo perché sono sua amica?”
E via così, fino a discendere nelle tenebre infernali…
Il blocco dello scrittore, fase II: i film mentali
Da un lato, questa volta, è stato più facile per me capire che stavo scendendo drittadritta nel buco nero della programmazione cinematografica del film: ‘Ehi, Lilly, sei una frana a scrivere’, perché che io scrivo non lo sa nessuno tranne la mia migliore amica che mi fa da correttrice di bozze ♥, quindi, quando uno sconosciuto arriva dal nulla della blogosfera e ti dice ‘Ehi, quando aggiorni? Voglio leggere il seguito!’ o cose simili… la lancetta dell’autostima si alza senza controllo, o almeno fa un’impennata che fa bene al cuore… questa, però, è la situazione mia personale da asociale, riservata che tutto vuole fare tranne che dire al Mondo che fa qualcosa di buono del suo tempo notturno, quindi, posso comprendere che, per chi è al centro dell’attenzione e si sente dire “Ma poi pubblichi con un editore?”, “Sai che non si vive di scrittura?!” o cose del genere, possa sentirsi leggermente più risentito e la cinepresa gira e gira e gira…
Cercando un succo nel discorso, ma quando si parla di film mentali non credo ci sia una meta, perché sono inconcludenti, inutili e noiosi, è più interessante prendere uno scrittore, metterlo su un piedistallo e poi sentirsi una schifezza perché si prende coscienza che non sarà mai possibile raggiungerlo, quello è più controllabile, ma i film mentali sono la quint’essenza dell’assurdo.
Come evitarseli.
Coscienza di sé e auto convincimento. Tipo come nello studio pre-esame che proprio non vuole ingranare: si comprende che si sa qualcosa, ci si auto convince di potercela fare, e pian piano le cose cominciano a ingranare. Stessa cosa.Si prende coscienza dei propri punti di forza e che la strada è lunga, sì, ma non impossibile da percorrere e ci si auto convince che si hanno i mezzi per farcela. Ragazzi, un po’ d’incoscienza ci vuole, il brivido blu lungo al schiena che rende tutto più bello.Personalmente, i miei punti di forza credo siano lo stile e le trame un po’ contorte che non si trovano in giro, la predilezione per i cattivi e il fattore ‘niente è come sembra’. L’auto-convincimento è che arriverò lontano, anche se non so dove…Prendersela morbida. Mai vista la pubblicità? Io me ne sono innamorata xD comunque, significa di non creare problemi dove non esistono. Non è detto che sono tutti contro di voi, o che aspettano solo di parlarvi male.L’unica persona che si aspetta qualcosa d’impossibile e perfetto da noi, siano noi stessi, e nessun altro. Quindi, chiudiamo il becco e scriviamo!
Il blocco dello scrittore, fase II: i film mentali

Lilly ♥

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