Il Blog Del Furore D'Aver Libri al Salone del Libro di Torino 2015 - Istantanee.

Creato il 19 maggio 2015 da Loredana Gasparri

Il cielo su Torino e il Salone del Libro 2015

Oggi calerà il sipario di questi lunghi giorni del Salone del Libro di Torino e come sempre dopo ogni chiusura è tempo di bilanci.Si chiude il sipario, ma non si esauriscono i libri fortunatamente, e io mi trovo qui a condividere con voi il mio bilancio personale: mi sento come una piccola goccia in un immenso mare, ma so di essere molto meno di una goccia, una bambina davanti ai regali il giorno di Natale.Il lavoro che ho svolto prima della kermesse, durante e a breve nel fatidico “dopo”, mi ha arricchito, mi è piaciuto, mi ha soddisfatto, mi ha dato per qualche motivo modo di pensare a quanto è bello tenere in mano un libro, quanto è difficile affrontare la marea dei riluttanti alla lettura, ma vale la pena lavorare sodo sempre, per coinvolgere sempre più gente al furore di avere libri.Questo percorso è iniziato per caso e nella speranza che possa continuare per molto, mi ha dato la possibilità di conoscere gente nuova, gente che ha arricchito il mio lavoro, la mia conoscenza, la mia cultura, e ha stimolato le mie idee. E’ stato emozionante sentire il proprio nome durante la presentazione del progetto PiemonteArte, nella sala arancione; è stato bello sentire la propria collega di blog raccontare la nostra nuova rubrica, il progetto che racchiude questo meraviglioso blog a cui collaboro. Non mi rimane che ringraziare le persone che ho incontrato e conosciuto; le inserirò in modo casuale perché per me ognuno di loro è importante: Gabriella Monzegno, Giulia Piovano, Valeria Pavese, Paolo Trombaccia Errico, Enrico Cavallitto, Valeria Amerano, Marzia, tutti voi lettori e non per ultima Loredana. Nei miei progetti ci sono sogni e per ogni sogno tanto lavoro per tramutarlo in realtà … Vado, vado …. Grazie libri e grazie a tutti voi.

SimoCoppero


…ite, missa est. In questi giorni tendo ad usare un linguaggio religioso, ma non sono in grado assolutamente di spiegarne i motivi. Oggi si conclude l’ennesima edizione del Salone del Libro di Torino, vissuto dalle due Lettrici Furiose in modo particolare, direi quasi originale. Tanto per iniziare, qualcuno nella stanza dei bottoni del Salone si è accorto che esistono i book blogger, e ha pensato che non fosse una mossa così cattiva concedere loro l’accredito come categoria professionale per entrare in una “fiera di settore” (consentitemi l’aziendalese). Se ancora non abbiamo un pass o un badge, è già un passo avanti…e in questo Paese, certe cose si fanno con calma più che olimpica. Secondo, la mia formidabile collega di blog Simona è riuscita ad organizzare una presentazione del Blog furioso al Salone, grazie alla nuova rubrica Ti consiglio un libro! dedicata ai ragazzi, creata anche sull’onda della collaborazione con Mediares, cooperativa-casa editrice dalle mille idee brillanti e interessanti per i più piccoli e i più giovani. Alla Furiosa scrivente l’onore di parlare del Blog e soprattutto della nuova iniziativa…come sentirete e vedrete nel video qui sopra. Mi unisco nei ringraziamenti anch’io per le persone che ha citato Simona…Dopodiché, è iniziato il tour libresco vero e proprio. Un giro per gli stand con gli occhi puntati sui libri, e le mani distanti dal portafoglio. Nel mio caso, dovrei lasciarlo a casa e basta, ma in questa occasione ho superato me stessa e perfezionato il mio autocontrollo, per cui non ho comprato niente. Uh, no, non è vero. Un libro è venuto a casa con me, sì. E uno veramente eccezionale. Uno di quei titoli che non si trovano molto facilmente in giro, e su un personaggio estremamente affascinante e particolare della nostra storia italica, il Principe di Sansevero. Nobiluomo napoletano vissuto nel XVIII secolo, era un vero e proprio Pico della Mirandola dei suoi giorni, colto, versato in molte arti, compresa quella molto contestata e misteriosa dell’alchimia. Essendo uno spirito così avanti rispetto ai suoi contemporanei, si è visto affibbiare il nomignolo e l’etichetta di stregone, se non addirittura negromante…potevo restare indifferente di fronte ad un personaggio così? Tanto, non ci sarei riuscita. Grazie al Principe, ho conosciuto un altro esponente della Napoli colta e letterata, il suo editore, con cui ho avuto l’enorme piacere ed onore di partecipare ad una conversazione su Templari, Filippo il Bello, l’alchimia, e i simboli misteriosi disseminati in tutta la città. Stamperia del Valentino: segnatevi questo nome, se desiderate approfondire argomenti di un certo spessore e poco consueti. Per me, questo Salone è stato tutto all’insegna della Napoletanità, e questo non deve stupire più di tanto, visto che ogni martedì, da novembre, Kristina Stella e il suo ineffabile trio di Radio Piazza Live mi lasciano uno spazio nella loro trasmissione WeekendOut per parlare di scrittori Made in Campania. La bizzarra conferma arriva anche dal fatto che il Paese ospite, quest’anno, era la Germania; esiste un sottile e resistentissimo filo rosso tra Napoli e gli scrittori tedeschi, che da secoli subiscono il fascino della città al punto da desiderare di morire, dopo averla vista. Almeno, questo è quello che recita una citazione famosa attribuita a Goethe. Ma non è finita qui. 

Paolo Trombaccia Errico

Venerdì siamo ritornate, e accompagnate da un altro napoletano illustre, il dott. Paolo Trombaccia Errico, nella sua veste soprattutto di scrittore visitatore del Salone. E’ stato divertente e particolare parlare di cultura, libri, atteggiamento verso la vita con una persona del suo calibro e della sua personalità così poliedrica. E sabato è stato il turno di conoscere un altro scrittore napoletano, che vive e lavora a Torino, ovvero Vladimiro Bottone, autore del bellissimo Vicarìa, nonché persona squisita e conversatore brillante. Non so quanto sia stato piacevole per lui parlare con me, che non ho smesso un attimo di subissarlo delle mie impressioni sul dott. De Consoli, l’anima nera del suo romanzo…in questo caso, il Furore di Aver Libri si è manifestato in tutta la sua perniciosa potenza. JMa quante volte mi capita di parlare di un personaggio con il suo creatore? Non troppe. Ma se tutto va come deve…non divaghiamo.

La mia nuova divisa


Cosa mi porto a casa di questo Salone, oltre al libro sul Principe, e a bellissimi momenti in compagnia di persone stimate e ammirate? La foto qui accanto. E’ stata una delle prime cose che ho visto iniziando il tour del Salone ed è l’immagine che lo riassume meglio di chilometri di parole…ed è quello che condensa immediatamente il mio pensiero di vita. Naturalmente, il posto di Esorcista Capo è mio per diritto di nascita.
LoreGasp

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